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Stranieri, a Verona il record
tra le province del Veneto

Continuano gli sbarchi a Lampedusa di migliaia di profughi
Continuano gli sbarchi a Lampedusa di migliaia di profughi
Continuano gli sbarchi a Lampedusa di migliaia di profughi
Continuano gli sbarchi a Lampedusa di migliaia di profughi

Quella dei profughi è un’emergenza più percepita che reale. Ne è certo il direttore del Cestim Matteo Danese, che ieri ha illustrato i dati del Dossier statistico sull’immigrazione, elaborato dal centro studi Idos in collaborazione con la rivista Confronti.

Attualmente gli stranieri residenti nella provincia scaligera sono 107.049, in calo rispetto ai 109.768 dell’anno precedente (anche se il dato è quasi raddoppiato rispetto al 2006, quando erano 65.579). Ma i numeri che Danese tiene a evidenziare sono quelli relativi ai nuovi residenti iscritti dall’estero: nel 2015 sono stati 3.876, quasi la metà rispetto a quelli del 2005, cioé 7.353. A questo dato vanno poi aggiunti i richiedenti asilo, pari circa a duemila, molti dei quali non iscritti come residenti: ma comunque i numeri rimangono inferiori rispetto a dieci anni fa. «Si parla tanto di invasione di immigrati, ma in realtà i dati sono più bassi che in passato», osserva Danese. «Il problema, probabilmente, è che il flusso appare non programmabile o gestibile, o forse che i richiedenti asilo vengono inseriti nel sistema di accoglienza». E, dunque, che il Paese paga per sostenere questi costi.

IN VENETO. Ma cosa dice il Dossier immigrazione, illustrato ieri dalla sociologa del Cestim Gloria Albertini? Gli stranieri in Veneto sono 497.921, pari al 10,1 per cento dei residenti. Verona è la provincia che ne accoglie di più: 107.049, ovvero il 21,5 per cento degli immigrati della regione.

Nel 2015, però, le cancellazioni per trasferimenti all’estero sono state numerose, 1.102. «Un dato che rileva come la crisi economica abbia colpito pesantemente gli stranieri», spiega Danese, «che hanno quindi scelto di spostarsi in Paesi con maggiori opportunità lavorative ed economiche».

LUOGHI DI CULTO. Per quanto riguarda l’aspetto religioso, il 53 per cento degli immigrati rientra nell’area cristiana, il 31 per cento sono musulmani, seguiti in piccola percentuale (inferiore al 3 per cento) da induisti, buddisti, animisti e varie. Verona risulta tra le province con il numero minore di luoghi di culto per musulmani: 19 a Treviso, 15 a Vicenza, 12 a Padova, 12 a Verona, 6 a Venezia, 5 a Belluno e 4 a Rovigo.

NAZIONALITÀ E RIMESSE. Le prime dieci nazionalità a Verona sono Romania (30.806 immigrati), Marocco (13.964), Sri Lanka (8.038), Moldova (7.171), Albania (6.363), India (4.863), Cina (3.744), Nigeria (3.665), Ghana (2.886), Serbia (1.902).

I soldi che gli immigrati hanno inviato nei loro Paesi d’origine sono stati 411 milioni di euro dal Veneto, di cui 90,2 milioni da Verona. Gli stranieri che ne spediscono di più sono i romeni (64 milioni), i bengalesi (57 milioni) e i marocchini (28 milioni). Lo scorso anno si è assistito poi a un crollo delle rimesse dei cinesi, passate da 52 a 23 milioni, in parte per la crisi, in parte perché probabilmente sono riusciti a individuare canali alternativi per spedire i soldi in patria.

Manuela Trevisani

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