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«Sono uscita mentre sparava
Ho visto quei cadaveri a terra»

Federica Turrini, di Bovolone
Federica Turrini, di Bovolone
Federica Turrini, di Bovolone
Federica Turrini, di Bovolone

«Sono scampata per un soffio alla sparatoria, e ho visto i morti a terra».

Federica Turrini, 28enne di Bovolone residente da due anni e mezzo a Monaco, è ancora scossa per quanto ha vissuto venerdì sera al centro commerciale «Olympia», nella capitale della Baviera. Turrini lavora come responsabile in un negozio del gruppo italiano Calzedonia all'interno del complesso commerciale del quartiere di Moosach, dove il giovane attentatore suicida tedesco-iraniano, con la propria pistola, ha provocato nove morti e una ventina di feriti.

«Avevo smesso il mio turno di lavoro alle 17.50», racconta con la voce rotta dall'emozione Turrini, «e avevo salutato le altre mie colleghe rimaste in negozio quando, giunta al parcheggio all'esterno del centro commerciale, ho visto parecchia gente fuggire. Senza sapere cosa stesse succedendo ho iniziato a correre anch'io verso l'auto, quando ho udito i primi spari. Non era possibile capire se i colpi fossero esplosi dentro o fuori l'edificio, ma era chiaro che venivano sparati a caso». Quindi osserva: «Per pura fatalità sono uscita dal lavoro in orario, visto che di solito mi fermo una decina di minuti in più».

Una volta salita in auto, la giovane ha cercato di raggiungere casa sua, nell'immediata periferia della città. «Tuttavia», prosegue Turrini, «la macchina era girata proprio in direzione del centro commerciale. Non potendo fare inversione di marcia, ho dovuto percorrere la strada passando davanti all'ingresso principale del complesso». Il racconto si fa più concitato: «Ho sentito di nuovo gli spari all'esterno. Transitando accanto al piazzale davanti all'ingresso dello shopping center ho visto, sulla destra, i cadaveri a terra. Ho proseguito la corsa senza voltarmi indietro».

La giovane è riuscita a rientrare a casa dopo mezz'ora, a causa del traffico che in breve ha intasato le strade cittadine. «Il mio primo pensiero», prosegue, «è andato alle mie colleghe, tutte tedesche, rimaste al negozio. Le ho chiamate per accertarmi che stessero bene. Si sono salvate asserragliandosi nel punto vendita, nascondendosi dietro ai banconi o nei camerini. Per loro il calvario è durato fino a tardi, visto che sono rimaste dentro oltre quattro ore».

Federica Turrini ha anche rassicurato i genitori Tiziano e Stefania, che da Bovolone seguivano in Tv i tragici eventi. «Non sono più tornata al centro commerciale e, a questo punto, non so nemmeno se vi ritornerò».

Fabio Tomelleri

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