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Sondaggio porta a porta in città
in vista del voto del 4 dicembre

Imprese e sviluppo economico, il referendum del 4 dicembre sulla riforma costituzionale, su cui lui si gioca quasi tutto. Anche se l’esito della consultazione, qualunque esso sarà, non avrà ricadute politiche soltanto per il presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi, oggi a Verona. Da quello dipenderà anche il futuro della legge elettorale e forse, come negli ambienti politici veronesi comunque si vocifera ancora, l’ipotesi - se vincerà il Sì - che il presidente modifichi la legge per consentire il terzo mandato a sindaci di città come Verona. Il che aprirebbe le porte a una ricandidatura di Flavio Tosi, che ci conta. Considerando, in ogni caso, che appoggiando con i suoi sei parlamentari la maggior parte delle riforme renziani, il partito Fare!, di Tosi, viene visto comunque come dialogante con Renzi, ecco che la nuova visita a Verona di Renzi assume anche una valenza politica più ampia. Anzitutto in vista delle elezioni di Verona del 2017.

Anche se la barra, per Alessia Rotta, deputata e membro della segreteria nazionale del Pd - di cui è segretario provinciale Alessio Albertini - è saldamente ferma sulle politiche governative. «Anzitutto la riforma e quindi il referendum», dice, «e ora che è fissata la data possiamo dire che Verona sarà città sperimentale del sondaggio porta a porta del Comitato per il Sì alla riforma costituzionale, che sarà presente anche sui social network e opererà poi con tante modalità di comunicazione. Ed è comunque un onore avere il presidente Renzi nella nostra città».

Un altro tema caldo per Verona è quello della restituzione dei 17 quadri del museo di Castelvecchio recuperati in Ucraina dopo il clamoroso furto del 19 novembre 2015. Lo scorso 9 luglio, a Varsavia, durante il vertice della Nato, il presidente del Consiglio italiano aveva incontrato Petro Poroshenko. Durante il colloquio bilaterale con il leader di Kiev, Renzi ha chiesto informazioni sulle opere d’arte del museo veronese e sui tempi del loro rientro in Italia, sollecitando una rapida conclusione della pratica.

Tornando agli incontri di oggi, il deputato del Pd Gianni Dalmoro, spiega che «con Industria 4.0 il Governo nei quattro anni si stima che destini 13 miliardi sul fronte degli strumenti innovativi per generare investimenti privati nell’ordine dei 24 miliardi. Un grande progetto per l’Italia e anche per Verona: uno sforzo straordinario del Governo Renzi, del ministro Calenda e grazie anche al contributo di Confindustria e del suo vicepresidente nazionale con delega alla Politica industriale Giulio Pedrollo».E.G.

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