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All'alba a Montorio

Solstizio d'estate
con la «magia»
del Piloton

Alba del solstizio d'estate al Piloton (video Perlini)

È andato a segno il primo raggio di sole che nella limpida mattinata del solstizio d'estate ha baciato il centro del Piloton, il monolite sito sulle colline di Montorio. Un incontro ad effetto che piace ai veronesi, sempre più numerosi, radunati alle cinque del mattino dal comitato dei Fossi di Montorio nel rito che si ripete da cinque anni nel primo giorno d'estate, quando il reperto che risale all’epoca romana viene centrato dal primo raggio di sole il cui prolungamento raggiunge piazza Erbe.

 

El Pilotòn, come viene popolarmente chiamato è impiantato nel suolo in linea con la pianta di Verona romana; indicherebbe, prolungando la retta che attraverso il Foro di Verona (Piazza Erbe) partendo dall'attuale via Pellicciai, il punto esatto dove il sole sorge il 21 giugno. Così troverebbe conferma anche la denominazione di Mons Aureus (Montorio), cioè il "monte dell'aurora", monte che indicava la direzione della luce del sacro sole fonte della vita. Dalla presenza del monolite, chiamato anche Prèa Fita (pietra infissa nel terreno), deriva la denominazione del monte Preafitta, nome con il quale è chiamata la collina.

 

Il magico incontro fra sole e Piloton è stato accompagnato dalle musiche celtiche di Emiliano Martinelli (Arpa barocca), Cecilia Zanchetta (violino barocco), e Sara Penazzo (viola da gamba), e a conclusione della magica mattina il comitato dei Fossi di Montorio ha offerto una ricca colazione.

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