Verona nella morsa dello smog. E venerdì si è registrata la peggiore impennata di polveri sottili degli ultimi tempi.
Dopo giorni in cui i valori sono sempre stati sopra la prima soglia di attenzione (50) con valori attorno ai 70 microgrammi, venerdì un balzo di 30 microgrammi in un giorno: l’Arpav ha registrato il dato medio in corso Milano pari a 111 microgrammi ben superiore alle stime che davano valori tra i 70 gli 80 microgrammi.
Un valore che ha sfondato la soglia di allarme, fissata a 100 microgrammi. Oggi e domani il tempo regalerà un po’ di aria migliore ma poi il ritorno dell’alta pressione ci farà ripiombare nello smog.
Il Comune sta valutando, come anticipato ieri, un piano drastico di intervento. Anche perché dopo quattro giorni di superamento dei 50 microgrammi scatta l’allerta arancione con nuovi provvedimenti e dopo dieci giorni scatta l’allerta di colore rosso con divieti ancora più drastici.
«Con la settimana entrante dovremmo chiudere l’accordo con l’Atv circa il biglietto unico», anticipa intanto l’assessore all’Ambiente Ilaria Segala.
Si tratta, in sintesi, della possibilità di estendere la validità del biglietto dell’autobus da un’ora e mezza all’intera giornata.
«Un’opportunità che sarà data in occasione delle giornate a piedi e di altre iniziative che organizzeremo e che sono orientate a una politica di sensibilizzazione sulla mobilità sostenibile», aggiunge l’assessore.
«È chiaro che è necessario ripensare al modo di muoversi in città ma non è pensabile ragionare in modo categorico “on – off” da un giorno all’altro. Questo sarà un anno campione in cui sperimenteremo varie iniziative a 360gradi a tutela della qualità dell’aria», riflette Segala.
Intanto, se la soglia d’allarme di 100 microgrammi raggiunta ieri rimarrà stabile per 10 giorni consecutivi, scatteranno le ulteriori limitazioni previste dall’ordinanza sindacale. Tra le altre, rimarranno fermi i mezzi euro 3 e sarà vietata la combustione a pellet. I.N.