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LA DENUNCIA

Siringhe nel giardino di casa
Ad Alto San Nazaro è allarme

I residenti: «Prima di far uscire i bambini, ogni giorno dobbiamo bonificare l'area. E per terra ci sono rifiuti e indumenti usati»
Degrado e sporcizia ad Alto San Nazaro. I residenti preoccupati lanciano l'allarme DIENNEFOTO
Degrado e sporcizia ad Alto San Nazaro. I residenti preoccupati lanciano l'allarme DIENNEFOTO
Degrado e sporcizia ad Alto San Nazaro. I residenti preoccupati lanciano l'allarme DIENNEFOTO
Degrado e sporcizia ad Alto San Nazaro. I residenti preoccupati lanciano l'allarme DIENNEFOTO

Siringhe usate buttate nel giardino di casa, dove giocano i bimbi piccoli, da pochi mesi a cinque anni. Il problema del consumo e dello spaccio di alcol e droga ad Alto San Nazaro, ai piedi delle splendide palazzine ricostruite da pochi anni, ha raggiunto livelli allarmanti. Tali da trasformare in potenziale ma grave pericolo, un gesto semplice e quotidiano come quello di lasciar giocare i propri figli nel giardinetto di casa.
Sui gradini della piazzetta, alla sommità dello scalone che via San Nazaro porta alla parte alta e davanti all'ingresso delle palazzine, durante il giorno e soprattutto di notte, c'è un via vai continuo di persone che consumano droga e alcol, abbandonando sporcizia di ogni tipo e le siringhe usate non solo sulle scale ma anche dentro i giardini privati degli appartamenti al primo piano. «Ne ho dovute rimuovere ben quattro l'altro giorno e due anche ieri», spiega Alessandra De Iorio, mamma di tre bimbi, appena cinque anni il più grande. «Siamo arrivati al punto che al mattino dobbiamo bonificare palmo a palmo l'esterno di casa prima di far uscire i piccoli», le fa eco la vicina di casa, che di figli di pochi anni ne ha due.
Addirittura, le sirighe usate sono state letteralmente lanciate anche nel giardino in alto, qualche metro sopra le scalette. «Probabilmente si tratta di gesto calcolato, un dispetto perché allertiamo spesso le forze dell'ordine», spiegano. Carabinieri, polizia e vigili sono molto presenti e intervengono, ma il giro, il giorno seguente al più tardi, si riforma. «C'è stata una retata anche poche sere fa, verso le undici. Ma una volta allontanate le divise, il consumo e lo spaccio riprendono», raccontano i residenti. E si tratta di una frequentazione che, anche a piazza deserta, lascia segni tangibili. Nell'aiuola al centro si trova di tutto.
ÈOltre a palline di carta stagnola, lattine tagliate e utilizzate come piattini per preparare le dosi, bottiglie tappate e opportunamente bucate per fumare la droga e rifiuti di ogni genere, anche indumenti abbandonati e biancheria intima tra cui alcuni slip in pizzo.
La zona è videosorvegliata. Ma evidentemente, complice la conformazione della piazza, area pubblica e non privata, presenta degli angoli ciechi in cui è facile agire indisturbati.
Sullo scalone, la situazione non migliora. Ai lati dei gradini in pietra, la vegetazione è ricoperta di bottiglie vuote, sirighe e rifiuti. Poco prima della fine della scalinata, verso la sommità, c'è un sentiero che si fa largo tra le piante e il verde, utilizzato probabilmente da persone senza fissa dimora per trovare un riparo per la notte. Forse, da lì si raggiunge la palazzina a stecca che ancora non è stata ricostruita ed è in rovina e in mano al degrado da anni e anni
I residenti delle palazzine hanno inoltrato in questi giorni a questura, comando dei vigili, sindaco e circoscrizione, un esposto formale. E sulla questione ha fatto un intervento al vetriolo, l'altra sera in consiglio comunale, anche il consigliere Daniele Polato, vice presidente del movimento Battiti.
«Una buona amministrazione non pensa solamente al salotto della città ma si adopera per garantire sicurezza e decoro anche a qualche metro di distanza. Mi auguro non succeda nulla di grave per aprire gli occhi di fronte ad una situazione già esplosiva che necessita di interventi immediati», ha denunciato Polato.

Ilaria Noro

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