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Sindaco 2017,
fra i candidati
spunta Benatti

Marco Benatti, 63 anni, architetto, imprenditore nel settore digitale
Marco Benatti, 63 anni, architetto, imprenditore nel settore digitale
Marco Benatti, 63 anni, architetto, imprenditore nel settore digitale
Marco Benatti, 63 anni, architetto, imprenditore nel settore digitale

La corsa al dopo-Tosi è già cominciata. Anche se il «termine oltre il quale» sarà il referendum di ottobre sulle riforme costituzionali volute dal governo Renzi. Alle quali, oltre al Pd - o almeno la parte renziana ortodossa - ha detto di votare «Sì» il Fare! di Tosi. Sarà contro, invece, il centrodestra. Formato da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e a Verona anche dall’associazione Battiti, dal circolo L’Officina e da Sovranità, oltre che dai centristi di Futuro Popolare. Sarà questo il banco di prova anche per le coalizioni in campo alle elezioni amministrative della primavera 2017 (ma anche di quelle politiche future).

Intanto però i nomi di possibili candidati sindaco circolano. Con un botto di inizio estate, sul fronte del centrodestra. A nomi usciti da tempo, come quello del deputato di Forza Italia Alberto Giorgetti, del senatore leghista Paolo Tosato, del presidente di Battiti Federico Sboarina, di quello di Confcommercio e dell’aeroporto Catullo Paolo Arena, a quelli del presidente de L’Officina Paolo Danieli, ex senatore di Msi-Dn e An, dell’imprenditore e già deputato di Forza Italia Massimo Ferro, si aggiunge infatti quello dell’imprenditore veronese Marco Benatti, 63 anni, architetto, ex marito dell’imprenditrice Marina Salamon.

Fra tante attività Benatti fu fra fondatori del gruppo Medianetwork poi fuso con Cia pls - che diede vita al secondo gruppo per la pianificazione e l’acquisto di spazi «media» in Europa, e poi Matrix Spa, società che poi sarà la fautrice di Virgilio, il primo portale internet in Italia, di cui divenne vicepresidente.

Benatti, di una nota famiglia veronese con proprietà commerciali in centro storico - due suoi fratelli, Andrea e Carlo, sono stati promotori di un progetto di rilancio della Casa di Giulietta - lanciò dieci anni fa un’Opa su FullSix Spa, una delle principali aziende nel mercato della comunicazione digitale, di cui è diventato presidente e poi, fino a tre anni fa, amministratore delegato. Il nome di Benatti poco più di due anni fa girò per l’incarico alla comunicazione della Fondazione Ricostruiamo il Paese, fondata dal sindaco Flavio Tosi (quando era ancora nella Lega Nord) con l’obiettivo di allargare extra-Verona il progetto della Lista Tosi, poi confluito un anno fa nel partito Fare!.

Il nome dell’imprenditore veronese, conosciuto a livello nazionale e internazionale, gira negli ambienti politici, e non solo, sia veronesi che oltre Verona. Anzitutto a Milano. È chiaro che in questa fase, in tutti gli schieramenti ma forse soprattutto nel centrodestra formato da tanti soggetti, i nomi vengono dopo i progetti politici e i programmi, o quantomeno le piattaforme politiche. Sarà lui il candidato del centrodestra? Al momento è certo solo che il suo nome gira. E fa parlare. Benatti fra gli altri era presente fra il pubblico, al Liston 12, quando il centrodestra scaligero, con dirigenti, parlamentari e amministratori presentò compatto e al completo il proprio sostegno alla campagna per il «No» al referendum di ottobre, «per mandare a casa Renzi». Sul fronte del centrosinistra, Pd in testa, e del Movimento 5 Stelle, per la scelta del candidato sindaco si annunciano le primarie. Il Fare! deciderà. Due invece i candidati già in pista: Michele Croce, di Verona Pulita, e Marco Giorlo, per Tutto Cambia. Dopo il referendum la corsa vera e propria.

Enrico Giardini

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