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Si rompe il riscaldamento quasi 200 anziani al freddo

L’ingresso dell’istituto Don Steeb in zona Valverde FOTO MARCHIORI
L’ingresso dell’istituto Don Steeb in zona Valverde FOTO MARCHIORI
L’ingresso dell’istituto Don Steeb in zona Valverde FOTO MARCHIORI
L’ingresso dell’istituto Don Steeb in zona Valverde FOTO MARCHIORI

Manuela Trevisani Le temperature che si avvicinano allo zero, la neve che scende sulla città e l'impianto di riscaldamento che si guasta. Non è stato un bel ponte dell'Immacolata per gli anziani ospiti degli istituti Santa Caterina e don Carlo Steeb (entrambi con sede vicino a via Valverde), che da alcuni giorni sono costretti a farsi caldo con stufette e coperte. L'impianto di riscaldamento, che è unico per i due centri residenziali, ha iniziato a dare i primi segnali di cedimento a metà della settimana appena conclusa: intorno a mercoledì-giovedì i termosifoni al pian terreno dell'istituto Santa Caterina, che accoglie una novantina di persone, hanno smesso di funzionare. «Subito abbiamo contattato la ditta che si occupa della manutenzione, che è venuta a fare un sopralluogo, rilevando un guasto alla pompa dell'impianto di calore», spiega Adelaide Biondaro, direttore dell'Istituto di Assistenza Anziani (Iaa), che gestisce le strutture, dispiaciuta per quanto accaduto. «Fortunatamente al piano terra del centro Santa Caterina non ci sono le stanze degli ospiti, ma solamente la sala da pranzo e altre stanze comuni, così in questi giorni abbiamo fatto in modo di non far scendere gli anziani». Venerdì il direttore ha firmato un impegno di spesa per l'acquisto di alcune stufe, che verranno consegnate già oggi al centro Santa Caterina: in tal modo si potranno riscaldare gli ambienti, in attesa che venga riparato l'impianto generale. Ma il peggio è avvenuto sabato. Perché anche i termosifoni dell'istituto Don Steeb, dove sono ospitate altre 90 persone, si sono rotti e, stavolta, il guasto ha interessato anche le stanze degli anziani, sollevando ovviamente gli animi dei familiari, preoccupati per le sorti dei loro cari, già fragili e cagionevoli considerata l'età. «In questi giorni la ditta di manutenzione sta valutando lo stato dell'impianto di riscaldamento, che è stato realizzato trent'anni fa. Domani (oggi, ndr) abbiamo in programma un summit per capire come risolvere il problema o se rivolgerci a un'altra azienda specializzata», prosegue il direttore dell'Istituto Assistenza Anziani. Ieri sera la situazione s’è sbloccata e l’impianto ha ripreso a funzionare, ma oggi l’incontro si farà lo stesso. «Va precisato che a fine anno avevamo già in previsione alcuni lavori di riparazione e di sostituzione delle pompe più datate: purtroppo il guasto ci ha preceduti e la concomitanza con il ponte dell'Immacolata non ha aiutato». Nel frattempo nelle stanze degli ospiti sono state portate alcune stufe per riscaldare un po' gli ambienti e altre ne arriveranno oggi, ma ciò non è sufficiente a sedare gli animi dei parenti degli anziani, soprattutto perché già negli anni scorsi si erano verificati problemi simili. «In questi giorni alcuni responsabili erano presenti per scusarsi e rispondere direttamente ai familiari dell'accaduto», conclude il direttore Biondaro, entrata in carica lo scorso giugno, alcuni mesi prima del nuovo consiglio di amministrazione presieduto dall'avvocato Alessandro Cappiotti, insediatosi in settembre. «Stiamo prendendo provvedimenti urgenti per risolvere problemi che erano già presenti da tempo: ci scusiamo per i disagi che gli ospiti stanno affrontando nella speranza di riuscire a risolverli nel più breve tempo possibile». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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