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Sette pattuglie allertate Le manette un’ora dopo

Quando si dice che, per acciuffare i colpevoli di un reato, sono fondamentali le primissime ore dopo che è accaduto, significa che la soluzione dipende essenzialmente dal lavoro delle forze dell’ordine. Lavoro che ieri i carabinieri di Verona hanno svolto in modo eccellente arrivando ad ammanettare in fretta i due rapinatori di via Oberdan, uno finito in carcere minorile a Treviso e l’altro a Montorio, in attesa di essere portati davanti al Collegio del Tribunale per la convalida dell’arresto. «Eravamo in zona per ordinaria attività di controllo», ricostruisce l’operazione il tenente dell’Arma Silvana Fabbricatore, «la signora ci ha raggiunto e ci ha raccontato cosa le era accaduto, fornendo elementi risultati importantissimi per arrivare a individuare i colpevoli. Indossavano giubbini dai colori sgargianti, avevano accento dell’Est e dopo la rapina erano fuggiti a piedi verso Castelvecchio. Subito sette pattuglie», continua Fabbricatore, «hanno scandagliato il centro e, nel giro di un’ora, li abbiamo intercettati in stazione a Porta Nuova; capito di essere braccati, hanno cercato di entrare in un bar e di mescolarsi tra la gente, ma li abbiamo presi e portati in caserma dove la signora, poi, li ha riconosciuti. Avevano ancora addosso la refurtiva: l’ iPad e il portafoglio con tutti i soldi».

C.F.

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