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Sempre più turisti in città? Diamogli una bella tosata

El Cagnara, il casinologo che frequenta el bareto - scrive la Olga - dopo aver letto su "L’Arena" che nel solo uichènd dell’Immacolata il numero dei visitatori dei mercatini di Natale è stato di 500 mila, ha fatto i suoi calcoli e, in base alle proiezioni, ha sentenziato che alla fine delle Feste il record di cinque milioni - 170 foresti per ogni residente del centro storico - inseguito dal Comune e dalla Confcommercio - sarà probabilmente raggiunto. «Contestualmente - ha detto il casinologo - verrà battuto anche il record di siràche e mòcoli dei residenti che il sabato e la domenica non possono uscire di casa per non essere travolti dalla carica dei bisonti. El Tegolina gli ha chiesto che differenza ci fosse tra siràche e mòcoli. E el Cagnara ha risposto che chi tira siràche lo fa a gran voce mentre i mòcoli vengono sibilati a mezza bocca o sussurrati a fior di labbra, tesi contestata dal dialettologo Birbarelli, detto el Birba, secondo cui siràche e mòcoli hanno la stessa forza di emissione con la differenza che i mòcoli sono pii. E intanto, in piazza Bra, sono arrivati i banchéti di Santa Lùssia che prima dell’arrivo dei barachéte di Norimberga, erano le uniche attrazioni di questo periodo dell’anno. Il mio Gino mi suggerisce giustamente che non c’era casìn, il traffico era fluido e si andava e veniva in tranquillità. Mi ricordo le nebbie che profumavano di mandorlato e di pastefrolle e di quel profumo inconfondibile che sapevano i giocattoli di una volta mentre adesso i banchéti spussano de òio frito e di salsicce che sfrigolano sulla piastra prima di saltare in bocche voraci. Al Comune interessa riempire la città come un ovo, e i numeri, ammesso che siano sempre sinonimo di progresso, gli danno ragione. E siccome i turisti (turisti da banchéti e da sagre che non vengono certo qui per i monumenti) sono sempre di più, cosa c’è di meglio che triplicare la tassa di soggiorno, come ha deciso di fare, per rimpinguare la cassa municipale con una bella tosatura? Al Circolo "No ghe ne podémo più" si dice che qualcuno si è montato la testa e che c’è bisogno di un ripensamento perché la nostra città torni a essere quella che era prima delle barachéte e del turismo strasso dei uichènd dicembrini. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvino Gonzato

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