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L’INDAGINE

Scuole a confronto
Eduscopio elenca
le migliori di Verona

L’ingresso dell’istituto tecnico Marconi in piazzale Guardini
L’ingresso dell’istituto tecnico Marconi in piazzale Guardini
L’ingresso dell’istituto tecnico Marconi in piazzale Guardini
L’ingresso dell’istituto tecnico Marconi in piazzale Guardini

Novembre, mese dell’orientamento scolastico. Chi ha figli che si preparano al passaggio dalle medie alle superiori, sa che questo è il periodo in cui si restringono le scelte. Liceo o istituto? E poi, su quale puntare?

Per decidere si può contare anche sul portale della Fondazione Agnelli, eduscopio.it, che confronta la qualità degli istituti secondari di secondo grado città per città. Usa due criteri: sbocchi universitari per licei e istituti tecnici, e sbocchi lavorativi per tecnici e professionali.

Nel primo caso misura la capacità delle scuole di preparare gli studenti al mondo accademico e analizza i risultati dei diplomati al primo anno di università: media dei voti e crediti accumulati. Per gli sbocchi lavorativi, prende in considerazione la percentuale di chi ha un’occupazione e la coerenza tra il percorso di studi fatto e il lavoro trovato.

La classifica che è uscita ieri riserva qualche sorpresa, per esempio che alcuni istituti della provincia superano, in base ai parametri utilizzati, quelli cittadini. Ecco le pagelle delle scuole veronesi.

LICEI. I licei della Provincia battono quelli della città. Tra i classici, in vetta c’è il «Giovanni Cotta» di Legnago, ma in città il primato è del «Maffei» (che all’università ha gli ex studenti con la media dei voti più alta, 28.6) seguito dal «Guarino Veronese» di San Bonifacio. «In questi anni abbiamo cercato di rinnovarci nei metodi didattici per restituire al classico un’impronta di modernità. – dice il dirigente del Cotta, Silvio Gandini – Da dieci anni abbiamo introdotto l’alternanza scuola-lavoro con il Progetto Archeologia. Per questo non abbiamo mai avuto problemi di vocazione tra gli studenti che scelgono questo indirizzo».

Nelle scienze umane in città il primato è del «Montanari» ma a livello provinciale brilla il «Medi» di Villafranca, che batte tutti.

Così pure tra gli scientifici la medaglia d’oro a livello provinciale spetta al «Calabrese-Levi» di San Pietro In Cariano (è pure al terzo posto nell’area delle scienze umane) mentre in città il primato p del «Galileo Galilei» seguito dal «Messedaglia».

Il «Galilei» guadagna anche il primo gradino del podio per l’indirizzo linguistico. «Risultati a cui non siamo nuovi, sono una conferma che ci fa piacere dell’impegno di studenti e docenti. E anche il segno del buon clima che si respira nella scuola» sottolinea la vicepreside, Cristina Carra.

ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI. Tra i tecnici del settore economico, con l’occupabilità post diploma all’85%, domina il «Romano Guardini» che però è privato. Tra gli statali onore al «Copernico-Pasoli», «la scuola con i risultati migliori all’ultimo esame di maturità, 23 cento di cui quattro con lode» commenta Sandro Turri, il dirigente. Il 75% degli ex studenti ha trovato lavoro, ma soprattutto in settori non coerenti con gli studi. Dal quel lato vince il «Lorgna-Pindemonte»: il 53% lavora in àmbiti affini al titolo di studio.

Merito dell’alternanza, sottolinea la preside Olga Romagnoli: «Spesso le aziende offrono un posto ai ragazzi che hanno fatto tirocini da loro».

Nel settore tecnologico il migliore è il «Ferraris» con il 78% dei diplomati impiegati. «Sono favoriti i meccanici, il mercato si sta muovendo e abbiamo forti richieste», sono le parole del dirigente Rosario Blasco.

Tra i professionali del settore servizi, si premia la zona lago: primo in assoluto il «Carnacina» di Bardolino, seguito dal «Marie Curie» di Garda. In città vince il «Berti».

Del settore industria e artigianato, sul podio sono tutti veronesi: «Giorgi», «Sanmicheli» e «Fermi». Al «Giorgi», che ha l’indice al 79%, va il primato assoluto dell’occupabilità tra le scuole statali e il record dei contratti a tempo indeterminato, il 27%. Gli studenti del tecnico «Dal Cero» di San Bonifacio sono quelli che trovano lavoro più in fretta, a 97 giorni dal diploma.

IL DIRIGENTE QUAGLIA. «Non so dire», spiega il provveditore Stefano Quaglia, «in che misura eduscopio.it possa aiutare nella scelta, però fa emergere un elemento interessante: le scuole di provincia hanno una capacità di lavoro e di educazione che non è da meno di altre». Il commento del dirigente scolastico provinciale si concentra proprio su questo dato: «Anche in quelle che chiamiamo periferie, oggi si trovano dei centri di irradiazione di cultura. La cultura nasce laddove si creano le condizioni: vivacità, interesse, contesto, persone che diventano risorse».L.Per.

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