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Scontro sui cori nazisti La «verità» di Bacciga

La festa dei tifosi Hellas finita nel mirino per i cori nazisti pro Hitler
La festa dei tifosi Hellas finita nel mirino per i cori nazisti pro Hitler
La festa dei tifosi Hellas finita nel mirino per i cori nazisti pro Hitler
La festa dei tifosi Hellas finita nel mirino per i cori nazisti pro Hitler

«Le mie erano solo una serie di osservazioni in punta di diritto, nessuna giustificazione dei cosiddetti cori nazisti. Quindi le ricostruzioni su una mia presunta presa di distanza dalla maggioranza sono del tutto fantasiose». È Andrea Bacciga, avvocato e consigliere comunale del gruppo Battiti Verona Domani, a precisare le sue critiche alla mozione presentata da Michele Bertucco (Verona e Sinistra in Comune) che avevano infiammato la seduta di lunedì del Consiglio comunale, dopo che si era raggiunta un’intesa tra i capigruppo.

Intanto, Yari Chiavenato, che durante la sospensione del dibattito in aula, chiesta dal leghista Vito Comencini per dar modo ai capigruppo di riunirsi per trovare una posizione univoca, si era intrattenuto con lo stesso Bacciga, fa sapere di non essere più un appartenente di Forza nuova «da più di un anno». E di non avere «più alcun rapporto politico con Forza Nuova e Luca Castellini». Un distinguo, dice, per evitare «strumentalizzazioni della mia persona». Castellini, infatti, lo scorso 1° luglio alla Festa della Curva Sud organizzata dall’associazione «culturale» Verona Walls, è stato colui che dal palco aveva dato il via agli entusiasmi filo-nazisti della platea gridando: «Chi ha permesso questa festa, chi ha pagato tutto, chi ha fatto da garante ha un nome: Adolf Hitler». Nel corso della stessa kermesse «culturale» al Bentegodi era stata inscenata anche una parodia della Via Crucis, episodio che aveva suscitato le veementi proteste del vescovo Giuseppe Zenti.

Nella sua mozione, la discussione sulla quale è stata rinviata a settembre, Bertucco chiudeva sollecitando la richiesta «alle autorità ed enti competenti di agire col massimo rigore e sanzionare i responsabili».

Una terminologia, osserva il consigliere di maggioranza Bacciga, che «nel nostro Stato di diritto non può essere ammessa».E.S.

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