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Sboarina o Bisinella?
Oggi si decide il sindaco

Tutto pronto nei seggi della città per le operazioni di voto: urne aperte fino alle 23, poi i risultati per il nuovo sindaco della città FOTO MARCHIORI
Tutto pronto nei seggi della città per le operazioni di voto: urne aperte fino alle 23, poi i risultati per il nuovo sindaco della città FOTO MARCHIORI
Tutto pronto nei seggi della città per le operazioni di voto: urne aperte fino alle 23, poi i risultati per il nuovo sindaco della città FOTO MARCHIORI
Tutto pronto nei seggi della città per le operazioni di voto: urne aperte fino alle 23, poi i risultati per il nuovo sindaco della città FOTO MARCHIORI

O Federico Sboarina o Patrizia Bisinella: oggi i veronesi scelgono il nuovo sindaco, il successore di Flavio Tosi in carica per due mandati per totali 10 anni. Ed è un derby tutto nel centrodestra. Urne aperte, dalle 7 alle 23 (lo spoglio sarà di seguito) per il ballottaggio, l’ultimo atto delle elezioni amministrative 2017. Sono 200.767, di cui 93.992 maschi e 106.775 femmine, i cittadini scaligeri chiamati alle urne. Per scegliere tra un candidato del centrodestra Federico Sboarina, 46 anni, avvocato, che al primo turno - con affluenza al 58,94 per cento - ha conquistato 33.440 voti pari al 29,13 per cento, e l’altra, la senatrice Patrizia Bisinella, pure 46 anni e pure del centrodestra ma dell’area tosiana dell’Amministrazione uscente. Lei parte da 26.946 voti, pari al 23,47 per cento (voti ufficiali dopo il riconteggio).

Sulla scheda - che riproduciamo nella pagina a fianco - gli elettori troveranno i nomi dei candidati e sotto i simboli delle liste, per entrambi sette, a loro collegate. Sboarina ha Battiti Verona Domani, Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Pensionati, Verona più sicura e Indipendenza Noi Veneto. La Bisinella ha invece Lista Tosi, Fare!, Ama Verona, Pensionati Veneti, Verona si muove, La Voce della Gente, Csu-Mnr. Attenzione, però: oggi si vota soltanto per l’uno o l’altro candidato alla carica di primo cittadino. I consiglieri comunali infatti, in totale 36, sono stati già votati domenica 11 giugno, al primo turno. E il candidato sindaco vincitore, che sarà il trentasettesimo consigliere, ne avrà nella maggioranza a suo sostegno 22, mentre saranno 14 quelli in quota alla minoranza.

Oggi, per votare, è sufficiente tracciare un segno dentro il rettangolo con il nome. Diventerà sindaco chi otterrà il maggior numero di voti. In caso di parità, il sindaco collegato al gruppo di liste che ha conseguito il maggior numero di preferenze. In caso di ulteriore parità, quello più anziano.

Quella di oggi, come detto, è una partita tutta interna al centrodestra, appunto un derby. Parte avanti la compagine di Sboarina, già consigliere e assessore comunale (nella prima Giunta Tosi), presidente dell’associazione Battiti, che con Verona Domani (area ex tosiana) ha formato una lista che ha sfiorato, al primo turno, il 14 per cento, cioè metà dei voti del candidato. Poi ha la Lega di Matteo Salvini all’8,9 come seconda per consensi. Ha fatto leva sul messaggio del cambiamento, dopo la decade tosiana.

La Bisinella, invece, senatrice del Fare!, compagna del sindaco uscente Flavio Tosi, guida una coalizione di liste civiche, e si pone in continuità con l’Amministrazione comunale uscente.

Una derby nel centrodestra tra due coalizioni che, insieme, al primo turno hanno preso il 52,8 per cento.

O, se volete, la resa dei conti di uno scontro “fratricida”, com’è stato del resto sinora.

Enrico Giardini

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