Arriva in abito blu con la moglie Alessandra, intorno alle 13, e sale la scalinata di Palazzo Barbieri tra i suoi familiari e decine di collaboratori, compagni di avventura politica di Battiti e del centrodestra. Tra gli applausi entra nella sala Arazzi, al primo piano del municipio, e confessa, prima di procedere con l’ufficialità: «Stavolta sono davvero emozionato, molto più del giorno del successo elettorale». Così Federico Sboarina, 46 anni, avvocato, nuovo sindaco di Verona, successore di Flavio Tosi, introduce il vero e proprio insediamento alla guida del Comune.
La sala Arazzi ha ospitato la cerimonia di proclamazione dei risultati ufficiali del ballottaggio di domenica scorsa, 25 giugno, che hanno decretato appunto Sboarina nuovo sindaco. Presenti il presidente dell’Ufficio centrale elettorale del Tribunale di Verona Francesco Bartolotti e il segretario generale del Comune Cristina Pratizzoli, Sboarina indossa dunque la fascia tricolore, da sindaco.
OBIETTIVI. Scioglie un po’ l’emozione, al rientro nella tavola rotonda di sala Arazzi dopo cinque anni da quando era assessore allo sport e all’ecologia. E poco dopo le parole di rito della proclamazione Sboarina sintetizza le prime linee guida che intende dare al suo mandato quinquennale, per il quale vuole «una Verona capitale europea».
«Questa fascia tricolore rappresenta le responsabilità che da oggi mi assumo nell’amministrare la città per i prossimi cinque anni», spiega, «e la prima cosa che voglio fare è dare il buon esempio con i fatti, per ricambiare la fiducia di chi ha espresso il consenso a mio favore e di guadagnarmi la stima di chi non è andato a votare e di chi ha votato per un altro candidato. E ringrazio tutti quanti mi hanno telefonato».
STRATEGIE. Tra le priorità del nuovo sindaco, ribadite anche nel momento dell’ufficialità, c’è quella di «ridare dignità ai quartieri per migliorare la qualità della vita dei cittadini nel quotidiano e, parallelamente, rilanciare la città a partire dai settori più strategici come la cultura, il turismo e l’economia affinché diventi veramente una capitale europea».
Con l’entrata in carica del nuovo sindaco e dei nuovi consiglieri comunali, cessano dunque Giunta e Consiglio comunali uscenti. Entro dieci giorni dalla proclamazione (cioè da ieri) il sindaco deve convocare il Consiglio comunale, la cui prima seduta dovrà tenersi entro i successivi dieci giorni. In tale occasione il Consiglio, subito dopo la convalida degli eletti, procederà a eleggere il presidente e dei due vicepresidenti. Poi il sindaco presenterà giuramento di fedeltà alla Costituzione e comunicherà i nomi dei nuovi assessori.
NUOVO UFFICIO. Sboarina entra nell’ufficio del sindaco, al piano terra, passando per la stanza del capo di gabinetto, Alberto Marchesini, e prende posto alla scrivania, che sino a lunedì era di Tosi. «Valuterò, però, se cambiare ufficio e andare al terzo piano, con gli altri assessori. Mi piacerebbe lavorare con la mia squadra, fianco a fianco. Ma l’eventuale trasloco sarà a costo zero. Non si faranno lavori». Sboarina al decollo.