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Sarà decisiva l’autopsia,
l’incarico affidato oggi

Il pm Elisabetta Labate
Il pm Elisabetta Labate
Il pm Elisabetta Labate
Il pm Elisabetta Labate

Non si sbilanciano, gli inquirenti. Le indagini per far luce sulla morte di Luciano Castellani sono partite e il pubblico ministero Elisabetta Labate, titolare dell’inchiesta, ha già annunciato l’intenzione di battere al tappeto il territorio per capire cosa sia avvenuto l’altra notte nell’abitazione di Castellani.

I punti interrogativi restano ancora molti. A cominciare dalle cause della morte del settantaduenne, trovato con le mani legate, ormai senza vita. Che ci sia stata una colluttazione con il suo, o i suoi aggressori è fuori discussione: lo dimostrano le ecchimosi sul volto e sul naso. Ma sono stati sufficienti quei colpi per provocare la morte dell’anziano? Il primo esame effettuato sul suo corpo ha escluso ferite da taglio o da arma da fuoco. Com’è morto, dunque, il proprietario della trattoria Agnella? Può essere che sia stato raggiunto da dei colpi, calci o pugni, talmente violenti da indurne il decesso? È possibile che sia stato colpito con un corpo contundente, ancora da individuare? Oppure il suo cuore potrebbe non aver retto allo spavento, al timore di ritrovarsi di fronte quegli sconosciuti in casa e sentirsi impotente, di fronte al loro atteggiamento violento? A chiarirlo sarà l’autopsia: il pm Labate conferirà oggi l’incarico al medico legale Federica Bortolotti e l’esame verrà eseguito con tutta probabilità domani.

Gli inquirenti al momento non escludono alcuna pista, anche se l’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di una rapina finita male. In questi giorni verranno sentiti amici e familiari di Castellani, residenti del paese e chiunque sia a conoscenza di informazioni utili per arrivare ai responsabili di questo omicidio.

Manuela Trevisani

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