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La polemica

Sanzione ad Agsm
Tosi e Venturi:
«Multa assurda»

Multa, la replica di Agsm

Dopo la maxi-multa comminata ad Agsm arriva la reazione del primo cittadino e dei dirigenti dell'azienda: «Questa sanzione, contro la quale faremo ricorso, penalizza ingiustificatamente una delle pochissime aziende in Italia ad aver provveduto all’effettivo rispetto delle normative. Una vicenda assurda e paradossale».

Questa la posizione espressa dal sindaco Flavio Tosi e dal presidente Agsm Fabio Venturi intervenuti in merito alla sanzione contestata dall’Autorità per l’energia elettrica, gas e sistema idrico. «Si tratta di controlli effettuati nel 2011 – dichiara Tosi – che hanno, stranamente, interessato in tutta Italia la sola Agsm. Come dichiarato dai vertici dell'azienda, si tratta di una contestazione immotivata, che incide su questioni di conformità normativa per cui, da diversi anni e forse tra le uniche in Italia, la struttura aziendale si è fortemente impegnata per realizzare gli aggiornamenti richiesti. Inoltre non so se sia l‘ignoranza, cioè mancanza di conoscenza, o la mala fede, a spingere certe parti politiche ad un attacco totalmente infondato: parlare di danno erariale o di milioni da pagare, quando il procedimento, con un ritardo di sei lunghissimi anni, è appena all'inizio, denota un atteggiamento irresponsabile ed irrispettoso verso la qualità del lavoro di Agsm e dei suoi dipendenti».

«Ricordo che, in merito alle normative di ‘unbundling’, Agsm è stata la prima ed unica azienda ad essere ispezionata – sottolinea il presidente Venturi – un fatto che la dice lunga in merito ad una vicenda che resta ancora tutta da chiarire. Allo stesso modo, a livello nazionale, Agsm è stata la prima multiutily ad iniziare ad adeguarsi alle norme che regolano la divisione tecnico/strutturale fra la gestione reti e fornitori finali. Sono contestate all’azienda cose paradossali dal punto di vista gestionale ed organizzativo, come l’accesso dei dipendenti da un unico ingresso, l’ufficio del protocollo localizzato in un solo posto, un archivio cartaceo ed un’assistenza informativa unica. Cose di poca valenza per le quali l’azienda ha da tempo iniziato un percorso di aggiornamento». 

 

NUOVI ATTACCHI

Ma per il Pd veronese « occorre dire che lo spaccato di vita amministrativa del 2011 che emerge dalla attività ispettiva svolta dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, è alquanto desolante. Altro che questione da tecnici o da direttori generali, come ha già provato a dire qualcuno nel tentativo di svicolarsi, a nostro avviso le responsabilità sono anche di tipo politico. E non si sa ancora bene se e come i comportamenti contestati siano stati successivamente superati. Dai verbali acquisiti dall’Autorità, infatti, si evince chiaramente che i vertici del consiglio di amministrazione di Agsm fossero perfettamente consapevoli di essere a rischio sanzioni, sia perché avvisati del Collegio dei Sindaci sia perché una sanzione simile su analoghe contestazioni era già stata comminata in passato. Ma non hanno mai provveduto a dare una sterzata netta». 

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