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Santa Lucia arriva alla Carega «Una tradizione senza tempo»

L’arrivo di Santa Lucia alla Carega e l’incontro con i bambini per proseguire la festaAlla Carega la tradizione si è ripetuta anche quest’anno
L’arrivo di Santa Lucia alla Carega e l’incontro con i bambini per proseguire la festaAlla Carega la tradizione si è ripetuta anche quest’anno
L’arrivo di Santa Lucia alla Carega e l’incontro con i bambini per proseguire la festaAlla Carega la tradizione si è ripetuta anche quest’anno
L’arrivo di Santa Lucia alla Carega e l’incontro con i bambini per proseguire la festaAlla Carega la tradizione si è ripetuta anche quest’anno

Marco Cerpelloni La Carega e il suo pomeriggio più magico, l’arrivo di Santa Lucia. Nel rione i più piccoli l’attendevano sin dal mattino. La letterina era pronta e nel primo pomeriggio la Santa è comparsa in piazzetta San Mamaso accompagnata dal fido cocchiere Castaldo. Così, ieri i più piccoli hanno potuto incontrare la santa siracusana e consegnarle la letterina con i loro sogni e desideri. Talvolta disegnandoli. Gli occhi sgranati davanti alla Santa che tanto hanno atteso. Un appuntamento, quello nel rione Carega, che si rinnova nella tradizione con distribuzione del tipico piatto di dolci. Ai genitori è stato offerto un bicchiere di vin brulè. Per tutti, una tazza di cioccolato. Gli addobbi erano pronti da qualche giorno e la festa è iniziata un po’ prima dell’arrivo di Santa Lucia con uno spettacolo dei clown «Patata & Girella». La locandina dell’artista veronese Luigi Scattolin la disegna coperta in volto da un velo, seduta sull’asinello con accanto Castaldo e un cesto pieno di giocattoli sotto un cielo di dolci. Ai bambini è stato detto di preparare il suo arrivo, nella notte tra il 12 e il 13, con un po’ di paglia da mettere sotto il camino per l’asinello. Andando presto a letto. Tenendo gli occhi ben chiusi. Una narrazione ripresa ogni anno dal Comitato benefico carnevale Carega-Centro storico «Cor de Verona», con il contributo della prima circoscrizione. Una festa per grandi e piccini con l’intento di «difendere la cultura popolare dei veronesi», commenta il presidente del Comitato carnevale benefico Alberto Recchia. Una iniziativa che giunge quest’anno alla sua 35esima edizione e che ogni anno richiama residenti, cittadini e persino turisti in visita per le festività. «Santa Lucia è la festa più importante per i bambini veronesi», prosegue Recchia. «È rivivere nei luoghi storici quello che è sempre stato per la città un motivo per incontrarsi. La tradizione insegna il valore di attendere con la fiducia di ottenere la ricompensa per il buon comportamento». «Nel rione si rivive la tradizione, oggi come un tempo», continua. «La Carega è il rione più antico della città e vanta insediamenti che risalgono ai Romani. Il quartiere è una bomboniera e merita di essere inserito nei percorsi turistici». L’apparizione di Santa Lucia è una delle manifestazioni promosse dal Comitato che si lega alla tradizione popolare veronese con la volontà di «rivitalizzare uno dei quartieri più storici della città» e un rione legato ad un personaggio realmente vissuto: Re Teodorico. Proprio al Re degli Ostrogoti si deve la nascita dello stesso Comitato carnevale benefico «Cor de Verona» che si avvia a festeggiare il cinquantesimo. Nel calendario di iniziative storiche che animano il rione ci sono la festa dell’Assunta, che si svolge a ferragosto dinanzi all’edicola dedicata a Santa Maria Assunta in via Carega, e l’elezione del Sire del rione, appunto Teodorico. Al re degli Ostrogoti è dedicata una serie di appuntamenti: la presentazione dei candidati, la sfida al titolo, l’elezione in piazza, l’incoronazione davanti ai suoi «sudditi». Più recenti sono, invece, le iniziative «Carega in Tavola» che si tiene in una serata di settembre e la prossima per lo scambio degli auguri «Natale in Carega», in programma sabato 23, alle 19, in piazzetta Sole. •

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