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Per Andrea Bacciga

Saluto romano
in consiglio, niente
giudizio immediato

Per Andrea Bacciga
Andrea Bacciga e le attiviste
Andrea Bacciga e le attiviste
Andrea Bacciga e le attiviste
Andrea Bacciga e le attiviste

Saluto romano in Consiglio comunale: gli atti relativi all’indagine per «violazione della legge Scelba» a carico di Andrea Bacciga, avvocato e consigliere comunale eletto nella lista «Battiti», tornano al procuratore della Repubblica Angela Barbaglio. E il procedimento a carico del politico seguirà l’iter classico. Ovvero gli verrà notificato il 415bis e poi sarà fissata l’udienza preliminare.

Lo ha deciso il gip Raffaele Ferraro che non ha accolto la richiesta di giudizio immediato formulata dal procuratore. Il magistrato ha infatti ritenuto necessario che la vicenda relativa al «saluto» che il 26 luglio Bacciga rivolse ad alcune attiviste di «Non una di meno» presenti alla seduta del Consiglio (era prevista la discussione sulla proposta di Zelger, Lega, a sostegno delle donne che decidono di non abortire, ma fu rinviata) sia vagliata nel corso dell’udienza preliminare non ritenendo evidente la prova.

Il magistrato ha anche escluso il pericolo previsto dalla legge che punisce chi «compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista» ritenendola una provocazione. Il consigliere di Battiti venne indagato in seguito al deposito di due esposti (da parte delle di «Non una di meno» e di altri cittadini), il 26 ottobre fu interrogato dal procuratore Barbaglio che poi chiese l’immediato. Rigettato.

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