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Neo candidato sindaco del pd

Salemi: «Ai tavoli
per le alleanze,
preferisco le piazze»

Salemi, candidata a sindaco
Salemi, candidata a sindaco
Salemi, candidata a sindaco (MARCHIORI)

«Apriamo a chiunque voglia far parte del progetto della Verona Democratica, a noi interessa parlare con i veronesi. Una campagna elettorale che parte dai quartieri, che parla con la gente,  che va nei condomini che si confronta con i cittadini: più che i tavoli di accordi e di alleanze ci interessano le piazze. Di cosa ha bisogno Verona? Verona ha bisogno di una grande rigenerazione urbana, Verona ha bisogno di rilassarsi e rigenerarsi». Parla così Orietta Salemi, consigliere regionale Pd, all'indomani della vittoria delle primarie Pd per la candidatura a sindaco della città.

 

LE DICHIARAZIONI A CALDO. «Un grande grazie agli oltre 4 mila veronesi che hanno partecipato alle primarie. Un grazie ancora più grande ai 2.105 cittadini che mi hanno scelto». Ha dichiarato ieri sera  poco dopo le 22 sulla sua pagina Facebook dopo aver ottenuto circa il 52% dei consensi, staccando Gustavo Franchetto (33%) e Damiano Fermo (15%).

«Abbiamo sempre detto che queste primarie non erano un punto di arrivo», ha commentato la Salemi, «ma un punto di partenza. Da domani si torna al lavoro: per vincere!».

 

IL VOTO. Analizzando il voto, Salemi ha stravinto nei seggi del centro storico, ad Avesa, San Giorgio e San Michele mentre è stata sconfitta da Franchetto per 22 voti a Montorio e solo per un pugno di voti nelle sezioni di Borgo Milano, Borgo Nuovo, Saval e Borgo Trieste. Fermo ha registrato il miglior risultato a Borgo Santa Croce, con 63 voti, riuscendo quasi a pareggiare il consenso di Franchetto (69) mentre Salemi ha sfiorato i 90 voti. Sono circa mille i voti in meno registrati rispetto alle ultime primarie che però erano primarie di coalizione ed erano una assoluta novità per la città. 

 

DAMIANO FERMO. «Nonostante ognuno di noi abbia sperato di poter vincere questa sfida essere riusciti a raccogliere oggi il 15% dei consensi contro due candidati politicamente molto forti e con alle loro spalle i principali dirigenti de PD credo si possa definire un più che buon punto di partenza da cui costruire un partito più rivolto verso l'esterno», afferma il consigliere comunale e terzo pretendente delle primarie, Damiano Fermo. «Il numero di oggi è più del doppio di quanto aveva raccolto il terzo candidato alle ultime primarie. Non sono riuscito a coinvolgere il voto del cambiamento e del rinnovamento come speravo. Questo è un punto da cui ripartire, perché di entusiasmo e passione per rigenerare la politica ne abbiamo bisogno più di ogni altra cosa. Noi siamo partiti dal basso per scrivere una storia che segnerà i prossimi anni». E conclude: «Ripartirò da subito per organizzare le forze delle tante persone raccolte in queste settimane. Sono sicuro che Orietta sia consapevole che per vincere le amministrative non basterà come oggi la struttura de partito. Io sono a sua disposizione per allargare e coinvolgere la città».

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