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Neve su Verona e provincia

Sabato scuole aperte
dopo una giornata
di comuni «divisi»

Neve su Verona e provincia
Un autobus in città (Marchiori)
Un autobus in città (Marchiori)
Un autobus in città (Marchiori)
Un autobus in città (Marchiori)

Dopo la chiusura della giornata odierna, domani, per quelle che prevedono la frequenza il sabato, le scuole del comune di Verona riapriranno.

Stesso discorso per quasi tutte quelle che hanno chiuso in provincia.

 

Ieri l'invito del Prefetto a valutare la chiusura ha di fatto diviso in due i comuni veronesi.

Una maggioranza (ma non molto di più del 50%) dei municipi ha deciso di non aprire, ma in molte amministrazioni sono andate in senso contrario. 

Fra chi ha deciso di non chiudere, molti grandi comuni (San Giovanni Lupatoto, Villafranca, Legnago) ma anche la totalità di quelli della Lessinia, dove le precipitazioni sono state più abbondanti e dove (teoricamente) gli spostamenti sono più complicati. 

Un elemento che non è sfuggito ai nostri lettori, che sul tema si sono espressi sia nel nostro sondaggio, che sulla nostra pagina Facebook. 

 

Fra i favorevoli alla chiusura Stefano: «Sembra una sfida a chi è più bravo a tenere le scuole aperte. Capisco il disagio della famiglie che si trovano a casa i ragazzi o bambini e deve andare al lavoro. E non è facile organizzare chi li può accudire». Mentre Irene riflette: «Credo che la decisione di chiudere le scuole parta dal pensiero di non mettere in viaggio con queste strade, e quindi in pericolo, i bambini. In questo modo si riduce anche il traffico più possibile. Se riflettete su questo ne troverete un senso».

Ma Denis protesta: «Chiuse perfino le scuole materne private. Tanto la retta la paghiamo lo stesso con lo stesso importo. Vacanze di natale, 3 giorni di carnevale, neve pre-pasquale e sempre gli utenti ne subiscono gli effetti (per 5 cm di neve) . E Giovanni ricorda: «Quando ero piccolo negli anni 60 faceva un pelino più freddo nevicava 6 o 7 volte, ogni inverno si andava a scuola a piedi e prima di entrare ci tiravamo le palle di neve se andava bene se non si faceva la lotta poi si entrava in classe e all'uscita altrettanto. Altroché scuole chiuse ma forse eravamo extra terrestri non riesco a capire!»

 

 

 

 

 

 

 

 

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