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Sull'incentivo ai medici

Rotta a Fontana:
«Cambi la nuova
norma Inps»

Sull'incentivo ai medici
Medici
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«L'incentivo economico fatto sulla pelle dei malati è vergognoso e non può trovare alcuna applicazione». A dirlo è l'onorevole deputata del PD scaligero, Alessia Rotta. Entrando nella polemica sollevata da Il Fatto Quotidiano il 9 ottobre scorso e ora di portata nazionale viste le conseguenze di una Determina di marzo 2018 a firma del presidente dell'Inps, Tito Boeri, la Rotta ha interrogato due ministri: quello alla disabilità, lo scaligero Lorenzo Fontana, e il ministro per la pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno.

 

«Con la determinazione Inps numero 24 del 13 marzo 2018», ha denunciato la Rotta in una interrogazione depositata l'11 ottobre, «il Presidente dell’Inps, Boeri, ha approvato il piano delle performance 2018- 2020. Alla pagina 61 punto 3.1.1, al capitolo «Retribuzione di risultato» alla voce «Professionisti legali e medici», si legge: "In particolare, sono compresi i seguenti obiettivi per il cui raggiungimento professionisti legali e medici svolgono un ruolo decisivo. Per i medici: visite mediche di controllo: Annullamento prestazioni dirette malattia; Revoche prestazioni invalidità civile; Azioni surrogatorie"». «Così facendo», ha proseguito la parlamentare, «quanto più si revocano le prestazioni di invalidità civile e quanto più vengono annullate le prestazioni dirette per malattia che l’ente fornisce, tanto più guadagneranno i medici a fine anno. Questo non solo è vergognoso e intollerabile», ha tuonato la deputata, «ma va assolutamente disapplicato come peraltro richiesto, in questi giorni, sia dai sindacati medici che dalle Associazioni di categoria dei disabili».

 

La interrogazione non è diretta a fare polemica con i due ministri ma, anzi, «può dare l'opportunità di correggere una stortura che può avere anche gravi conseguenze legali», come si legge. Infatti, «quanto disposto dall’Inps, potrebbe addirittura rappresentare un’istigazione verso i medici a commettere un illecito, inquadrabile nel reato di falso ideologico». Al ministro veronese, Lorenzo Fontana, il cui Ministero ha di recente avuto la delega al coordinamento sulle materie di disabilità proprio sull'Inps, la possibilità di mettere subito fine a «follia, che rischia di fare deflagare conflitti sociali e penalizzare chi ha già gravi problemi di salute».

 

Gerardo Musuraca

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