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«Rivoluzione verde nella gestione dei rifiuti»

Raccolta rifiuti in centro storico
Raccolta rifiuti in centro storico
Raccolta rifiuti in centro storico
Raccolta rifiuti in centro storico

«Mentre da altre parti va in scena il festival della promesse strampalate, dall’abolizione di tasse agricole che non esistono, alle olimpiadi in città, noi puntiamo a una vera e propria rivoluzione verde per quanto riguarda la raccolta e la gestione dei rifiuti». Michele Croce, candidato sindaco di Verona Pulita, la sintetizza così: «Raccogliere meglio per pagare meno» e «pagare secondo i volumi di rifiuto prodotti». Croce ha reso noto i suoi progetti in materia di rifiuti con un incontro, al Liston 12, insieme all’esperto Massimo Palvarini, ingegnere che ha lavorato su impianti di raccolta e trattamento in Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

«Sui rifiuti», esclama Croce, «Verona non è all’anno zero ma a meno dieci ed è un cattivo esempio che, tra l’altro, esportiamo anche in Albania. In Veneto», continua Croce, «la nostra città è l’ultima dopo Venezia, ed è sotto il 50 per cento nella raccolta differenziata, rimpinguando così gli affari di quelli che gestiscono le discariche».

Croce assicura che il suo programma elettorale prevede una vera «rivoluzione» su questa materia. «Pagare sulla base dei rifiuti prodotti sembrerebbe logico, ma così non accade, almeno non a Verona. E forse al momento», continua il candidato di Verona Pulita, « è meglio così, perché il rapporto della Regione Veneto redatto da Arpav nel 2016 riporta che tutti i bacini della nostra Regione hanno avuto una diminuzione della frazione indifferenziata o “secco”, mentre per quanto riguarda Verona città parla di un aumento dell’uno per cento e la frazione indifferenziata corrisponde al 28% del rifiuto urbano raccolto».

E conclude: «I bacini di Verona Nord e Verona Sud, riferiti ai soli Comuni della provincia, si attestano su percentuali del 70,9 e del 73,5 per cento mentre Verona città si attesta come la più bassa della regione Veneto con il 48,1 per cento, che la rende un fanalino di coda per la media nazionale e il rifiuto residuo in città è del 233 chili per abitante rispetto ad una media regionale di 123 chili». E.S.

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