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L’EX LETTERINA

Rissa a Legnago
Alessia Fabiani
a processo

Alessia Fabiani esce dall'ospedale di Legnago dopo la rissa
Alessia Fabiani esce dall'ospedale di Legnago dopo la rissa
Alessia Fabiani esce dall'ospedale di Legnago dopo la rissa
Alessia Fabiani esce dall'ospedale di Legnago dopo la rissa

Avrebbe dovuto essere una serata in cui divertimento, una punta di gossip e un pizzico di costume avrebbero formato quel mix perfetto per richiamare l’attenzione dei clienti. Ma finì in rissa, gli animi si scaldarono e per uno «scatto» il compagno di Alessia Fabiani aggredì il fotografo de L’Arena. E tra un paio di giorni il processo a carico della soubrette e del fidanzato inizierà davanti al giudice Marzio Bruno Guidorizzi.

Quella del febbraio di 3 anni fa avrebbe dovuto essere una serata di mondanità, una di quelle che da anni accompagnano le inaugurazioni di locali, dove la presenza di personaggi famosi o semplicemente noti del mondo dello spettacolo è una sorta di «obbligo».

La presenza di Alessia Fabiani al taglio del nastro di una sala giochi di San Pietro di Legnago, il «Royal Game», si trasformò però in qualcosa di diverso tra denunce, controquerele, scambi di colpi e visite al pronto soccorso. Ora anche in un processo: l’ex valletta di Gerry Scotti e Paolo Bonolis e del compagno, Fabrizio Cherubini, sono accusati (in concorso) di essersi «fatti giustizia da soli» e di lesioni. In particolare Cherubini strattonò, provocandogli una distorsione all’avambraccio Nicola Pasotto che l’11 febbraio 2012 immortalò la Fabiani seduta nell’astanteria del pronto soccorso di Legnago. Ci era andata perchè la sera prima lei, il compagno e il proprietario del locale avevano discusso animatamente in un ristorante, al «Basiliko», per una questione legata al cachet, poi la lite verbale era degenerata.

Il giorno dopo la notizia era divenuta «fatto noto». Pasotto andò, la immortalò e poi fu avvicinato da Cherubini che lo aggredì, gli prese la macchina fotografica, cancellò l’immagine e poi ruppe l’obiettivo. Seguirono denunce, querele, e contro-querele delle quali si sono perse le tracce; l’unica «sopravvissuta» al momento è questa. Tra qualche giorno il processo.

Fabiana Marcolini

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