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compleanno

Rifugio «Telegrafo»
Festa in musica
per i primi 120 anni

Il rifugio Barana al Telegrafo
Il rifugio Barana al Telegrafo
Il rifugio Barana al Telegrafo
Il rifugio Barana al Telegrafo

Finiva settembre nel 1897. Sette anni dopo la proposta del socio e avvocato Ferruccio Ruffoni la sezione di Verona del Club alpino Italiano inaugurava, pochi metri sotto la seconda più alta cima del Baldo, il rifugio, dedicato allora ai due studiosi Francesco Calzolari e Giovanni Poma. Centoventi anni dopo, domenica dalle 10,30, gli alpinisti veronesi si ritroveranno nel loro «nido d’aquila», rinominato nel frattempo come «Gaetano Barana al Telegrafo», per celebrare un compleanno particolare. Con un doppio concerto in quota, la messa e la posa di una targa celebrativa.

Il programma è un misto di sobrietà alpinistica e ricercatezza artistica. Sarà il Coro Scaligero dell’Alpe, la colonna sonora del Cai veronese (tra i più quotati in Italia e non solo), ad aprire alle 10,30 la giornata del compleanno. «Saremo in una ventina e daremo il meglio», promettono Gabriele Lorenzetto e Roberto Pagan Griso, segretario e consigliere. Alle 11 la messa a Santa Rosa, celebrata da don Flavio Gelmetti, responsabile dell’Opera chiesette alpine. A ricordo della giornata resterà anche una targa celebrativa. Chiusura alla 14 con il concerto del soprano Silvia Lorenzi, accompagnata alla chitarra dal maestro Paolo Manzolini con «Da Dowland a Morricone», escursione musicale attraverso i secoli, con arrangiamenti personali.

 

Paolo Mozzo

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