I carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Verona hanno arrestato due persone per reati legati agli stupefacenti durante un controllo ai Bastioni e in via XX Settembre. Alla vista della pattuglia un uomo ha cercato di fuggire ma ha trovato un carabiniere che lo ha bloccato. Durante la fuga ha lanciato dei pacchetti, poi risultati contenere 65 grammi di hashish e 15 di marijuana, in tutto 46 dosi. L'uomo, originario del Gambia, classe 95 e ospitato nel centro di accoglienza Hotel Monaco, è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Nelle sue tasche erano rimasti 200 euro e due smartphone di ultima generazione. E vicino a lui c’erano tre giovanissimi ragazzi minorenni che stavano aspettando di acquistare. Oggi l’arresto è stato convalidato ed il giovane è stato sottoposto all’obbligo di firma giornaliero.
Alcune ore più tardi, verso le 20, un’altra pattuglia ha notato strani scambi tra persone in via XX settembre. In particolare vede che un uomo italiano che consegna una dose ad un marocchino e questo che in cambio gli da una banconota da 50 euro. Li ferma immediatamente, e ciò che trova nelle loro tasche conferma la scena appena vista. Lo spacciatore aveva altre due dosi di cocaina identiche a quella appena ceduta, e 550 euro in contanti. Arrestato per spaccio di stupefacenti, P.R. classe 60, originario di Brescia e con precedenti specifici, stamattina, dopo la convalida dell’arresto è stato sottoposto all’obbligo di dimora a Villafranca, dove ha dichiarato esserci il suo domicilio.
LA LEGA NORD
"Ennesimo caso di immigrato ospite di un centro di accoglienza sorpreso a spacciare droga a minorenni", scrive in una nota l'europarlamentare Lorenzo Fontana vicesegretario Lega Nord dopo l'arresto del cittadino del Gambia richiedente asilo. "Un altro episodio analogo si era registrato a ottobre. La sequenza dei fatti è allarmante e mostra ancora una volta che dietro questa accoglienza non c'è niente di umanitario, ma solo tanta anarchia e molta approssimazione. Chiediamo l'espulsione immediata del clandestino e controlli ferrei. Siamo stanchi di pagare vitto e alloggio a chi delinque. Le istituzioni preposte aprano gli occhi, nessun Paese civile mantiene pusher a spese pubbliche. Rinnovo i miei ringraziamenti alle forze dell'ordine che hanno assicurato alla giustizia un altro immigrato sorpreso a delinquere, smascherando i rischi che provocano le politiche delle porte aperte".