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Regione, il centrodestra:
Basta Sprar per i Comuni

Il centrodestra forte della vittoria a Verona con il sindaco Federico Sboarina alza la voce in Regione sul tema profughi: basta con le adesioni automatiche allo Sprar. Infatti il titolo di una nuova risoluzione presentata da alcuni consiglieri veornesi è: «Il Veneto dalla parte dei Comuni: stop ai ricatti dello Stato, stop alle adesioni forzate al sistema Sprar». Il testo è firmato dai consiglieri regionali Andrea Bassi, Stefano Casali e Fabiano Barbisan del gruppo Centro Destra Veneto che hanno presentato la risoluzione nel corso di una conferenza stampa a palazzo Ferro Fini, alla quale ha partecipato anche il consigliere regionale del Gruppo misto Stefano Valdegamberi. «Sprar - riassume il consigliere Bassi - significa Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e consiste in una rete di enti locali che accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo per la realizzazione di interventi di ‘accoglienza integrata’, ossia per l’attuazione, con il supporto di realtà del terzo settore, di percorsi di inserimento socio-economico che vadano oltre la distribuzione del vitto e alloggio. In realtà - puntualizza il Consigliere - si tratta di un sistema forzoso imposto attraverso le Prefetture, ossia attraverso il Ministero dell’Interno, ovvero il Governo, ai Comuni affinché si mettano a disposizione per l’accoglienza dei presunti profughi, ‘ricatti’ che spingono alcuni enti locali ad aderire allo Sprar per assicurarsi sulla carta una concentrazione di richiedenti asilo sul proprio territorio non superiore al 3 per mille della popolazione residente: ogni rifiuto viene identificato come una sorta di affronto allo Stato e pone il Comune in una situazione di limbo in quanto non conoscerebbe più il numero degli immigrati che potrebbe ricevere».

«Attraverso questa Risoluzione - conclude Bassi - vogliamo che il Consiglio regionale del Veneto si esponga in maniera plateale per dire basta ad un sistema che spinge, e quando non costringe, i comuni ad aderire al sistema Sprar. Chiediamo che la Regione e e il presidente si impegnino per favorire le identificazioni, per la verifica dei requisiti dello status di rifugiato e per rafforzare le politiche di rimpatrio qualora i soggetti in questione, questi requisiti, non li abbiano e sappiamo che coloro che non sono in possesso sono la maggioranza».

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