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Recuperate opere d’arte
nella chiesa crollata

La chiesa della frazione di San Lorenzo a Flaviano dove sono stati recuperati crocifisso e quadri dai nostri vigili del fuoco. Oggi i pompieri dovrebbero rientrare a Verona, salvo nuove disposizioniLa chiesa crollata nella frazione di San Lorenzo a Flaviano
La chiesa della frazione di San Lorenzo a Flaviano dove sono stati recuperati crocifisso e quadri dai nostri vigili del fuoco. Oggi i pompieri dovrebbero rientrare a Verona, salvo nuove disposizioniLa chiesa crollata nella frazione di San Lorenzo a Flaviano
La chiesa della frazione di San Lorenzo a Flaviano dove sono stati recuperati crocifisso e quadri dai nostri vigili del fuoco. Oggi i pompieri dovrebbero rientrare a Verona, salvo nuove disposizioniLa chiesa crollata nella frazione di San Lorenzo a Flaviano
La chiesa della frazione di San Lorenzo a Flaviano dove sono stati recuperati crocifisso e quadri dai nostri vigili del fuoco. Oggi i pompieri dovrebbero rientrare a Verona, salvo nuove disposizioniLa chiesa crollata nella frazione di San Lorenzo a Flaviano

La chiesa crollata, l’icona salvata. «Gesù aiutato dal Cireneo», così c’è inciso sopra. Qui, la popolazione aiutata dai vigili del fuoco. Ognuno ha il suo Golgota. «Ci avevano chiesto di intervenire per il recupero di un crocifisso. Utilizzando l’autoscala abbiamo notato che nella chiesa c’erano alcuni quadri e l’icona. Così abbiamo recuperato anche quelli».

I vigili del fuoco veronesi, il cui rientro sarebbe previsto per oggi, salvo decisioni diverse, continuano negli interventi per recuperare oggetti di vita comune piuttosto che opere, quadri, crocifissi che testimoniano che fino a qualche giorno fa la vita nel Reatino scorreva normale, cristallizzata in quel mondo antico, come le case che ne facevano parte. La chiesa di San Lorenzo a Flaviano, una frazione di Amatrice, con il tetto crollato faceva parte di quel mondo. Già ferita nei primi anni Cinquanta, rimasta gravemente danneggiata in seguito ad un violento terremoto. Fu demolita e ricostruita; la fontana e l’albero adiacente (un grosso olmo), situati al centro della piazza, furono rimossi. Sembra che fosse stata rifatta per resistere a nuovi scossoni. Non è andata così.

Una scena già vissuta per molti anziani quella di questi giorni. Crocifissi spezzati, quadri penzoloni, facciata demolita. Soltanto distruzione. E i vigili del fuoco che in questi casi restano i primi protagonisti dell’emergenza che fanno la spola tra un borgo e l’altro ad aiutare a mettere in salvo quel poco che resta. E alla sera per loro se va bene c’è acqua per la doccia e una branda nella tendopoli. Braccia stanche e occhi pieni di dolore.

Alessandra Vaccari

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