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Rebus funicolare: dove
sosteranno i bus turistici?
«Alberi a rischio di taglio»

Lungadige San Giorgio: saranno ricavati posti per il pullman?
Lungadige San Giorgio: saranno ricavati posti per il pullman?
Lungadige San Giorgio: saranno ricavati posti per il pullman?
Lungadige San Giorgio: saranno ricavati posti per il pullman?

La cabina della nuova funicolare inizierà ad arrampicarsi sul colle San Pietro entro la fine dell’anno. L’amministrazione comunale l’ha assicurato più volte, anche recentemente, nell’ambito dei vari cantieri tra Santo Stefano e lungadige San Giorgio.

Nelle intenzioni del Comune, tutta questa zona dovrà diventare una nuova grande attrazione turistica, con la possibilità di salire comodamente dagli antichi rioni a Castel San Pietro, dov’è atteso il Museo civico di Storia Naturale.

Ma come arriveranno, i turisti? Difficile credere a piedi. Soprattutto in quella zona trafficatissima. Infatti ci si pone già il problema: a Palazzo Barbieri è emersa l’ipotesi, tra le altre, di ricavare alcuni stalli per pullman turistici direttamente in lungadige San Giorgio, nei pressi di Ponte Pietra.

«L’idea è stata avanzata dagli assessori Ambrosini e Lana, ancora qualche mese fa, durante una seduta congiunta della commissione Urbanistica fra prima e seconda circoscrizione», spiega Paola Bressan (Pdl-Battiti), consigliera del parlamentino di Borgo Trento.

«L’argomento della riunione era la viabilità di San Giorgio-Santo Stefano in rapporto alla nuova funicolare. In quel contesto è stata lanciata l’ipotesi di ricavare una nuova fermata per bus turistici, con un paio di stalli, vicino a Ponte Pietra. Siamo stati noi, consiglieri di circoscrizione, a chiedere: “Ma ci sarà bisogno di tagliare gli alberi?“. E i rappresentanti del Comune, che non l’avevano specificato, hanno dovuto ammetterlo a denti stretti».

L’unica fermata per pullman turistici nei paraggi - l’Amt le definisce «Zone di salita e discesa» - si trova in via Interrato dell’Acqua Morta, vicino ai giardini della Giarina. Cioè ad almeno 350 metri dalla futura funicolare, attraverso un percorso, quello a ridosso del Teatro Romano, dove i marciapiedi sono risicatissimi. È effettivamente impensabile che grupponi di decine di persone si riversino a piedi in quella strettoia, dove già abbonda il caos viabilistico.

«Ma non è nemmeno il caso di avvicinare gli stalli per lunghe corriere a Ponte Pietra: sarebbe orribile dal punto di vista estetico, oltre che pericolosissimo per la viabilità e per gli stessi turisti. Per non parlare del taglio degli alberi, che fanno la bellezza di lungadige San Giorgio. Piuttosto, non si faccia nulla», osserva la consigliera Bressan.

La quale, però, una proposta l’ha fatta, recentemente riportata sul nostro giornale: creare le fermate per gli autobus turistici, oltre a un ristoro e a un «info-point», nell’ex area di servizio in via Mameli, vicino a Porta Trento. E sembra che a Palazzo Barbieri l’idea sia gradita.

Tornando agli alberi del lungadige, il loro destino è ancora incerto; è saltato pure fuori il progetto di infilare lastre metalliche attorno al piede delle piante per contenere lo sviluppo delle radici e scongiurare il sollevamento dei cubetti di porfido di prossima posa sulla passeggiata.

La decisione che verrà presa sugli stalli per i bus turistici, in ogni caso, sarà determinante per il «funzionamento» di tutta la zona attorno alla funicolare, ora inglobata, tra l’altro, in una sorta di nuova Zona a traffico limitato, attivata all’inizio del mese.

A Santo Stefano bisogna evitare le controindicazioni del parcheggio all’ex Gasometro, che impone ai turisti di ammassarsi sullo stretto marciapiede di ponte Aleardi (uno solo, l’altro è per le bici). L.CO.

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