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Rapina con troppi lati oscuri: il giudice
non convalida

Una rapina che per il giudice presenta lacune e alcuni punti non chiari: e questi elementi hanno indotto il magistrato a non convalidare l’arresto di quattro giovani marocchini di età compresa tra i 24 e i 19 anni arrestati venerdì notte e accusati di aver preso il cellulare a un coetaneo veronese e poi, minacciandolo con un coltellino, lo avevano costretto a consegnare loro lo zainetto.

Una vicenda denunciata la notte di giovedì da un ventenne che, disperato, ha fermato una pattuglia della polizia che stava transitando in corso Porta Nuova.

Stando alla denuncia il giovane è stato fermato da due giovani nordafricani che gli avevano chiesto una sigaretta, ha spiegato che avevano chiacchierato un po’ (ma pare che i due stranieri parlino solo arabo) e avevano deciso di scambiarsi i numeri di cellulare. È stato a quel punto che il ragazzo ha dato il suo telefono a uno dei due, ma quando ne ha chiesto la restituzione i due hanno iniziato a spintonarlo e a tirargli sassi. Vedendo che a pochi metri c’erano altri due giovani, il derubato ha chiesto aiuto a loro salvo poi notare che i due rapinatori e gli altri probabilmente si conoscevano. E infatti i quattro si sono avvicinati alla vittima, uno ha estratto un coltello e si è fatto consegnare lo zainetto. Poi se ne sono andati.

Non poteva chiedere aiuto a nessuno (non aveva più il cellulare) ma fortunatamente pochi minuti è passata una pattuglia, ha spiegato l’accaduto agli agenti che sono riusciti a intercettare i quattro giovani in via Roma: avevano sia lo zaino sia il telefono. Tutti sono stati portati in questura dove la vittima ha effettuato un riconoscimento informale senza però riuscire a specificare chi lo avesse derubato. Ieri, in carcere, il gip Franciosi al termine dell’udienza non ha convalidato gli arresti e ritenendo che, pur essendo pacifico che i quattro avevano zaino e iPhone la descrizione sommaria fatta dalla vittima non consentiva l’attribuzione di ruoli precisi. E ha liberato i quattro ventenni (il collegio difensivo era formato dagli avvocati Vajola, De Robertis, Zambaldo e Greco).F.M.

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