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Dopo gli arresti parla Papalia

«Qui la mafia c'è
Pessimi segnali
ormai da tempo»

Guido Papalia
Guido Papalia
Guido Papalia
Guido Papalia

A distanza di una settimana due operazioni concluse, una da parte della Direzione distrettuale antimafia veneziana e un’altra della guardia di Finanza, parla l’ex procuratore Guido Papalia. «Ci sono stati dei pessimi a segnali nel nostro territorio, come gli incendi, per esempio. Troppi per non essere segnali d’allarme. Al Sud la mafia è visibilmente occulta. Si sa chi è il boss mafioso, dove abita, cosa fa, il suo nome, anche se non troveremo nessuno che ci darà un nome, persino la Madonna, abbiamo visto si inchina davanti alla casa del boss. Al Nord invece la mafia è visibilmente presente», continua Papalia, «è nei corridoi delle grandi società, si infiltra nelle aziende in difficoltà. Per questo auspico, e sono certo, che Finanza e Dda tengono monitorate le società che magari sono finite in difficoltà e poi all’improvviso si vedono ingressi di nuovi soci, di nuovo capitale. Questi sono segnali potenzialmente indicativi».

 

Di recente era circolato il nome di Papalia in una commissione antimafia che la Regione avrebbe voluto. «Il mio nome era stato fatto da Roberto Fasoli», sorride Papalia, «ma voti contrari della maggioranza e del partito di Tosi (che è in minoranza) non hanno permesso la mia elezione. Avevo dato la disponibilità, ma la mancata elezione mi ha risolto un problema»

Alessandra Vaccari

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