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Quartieri, ecco la mappa del degrado

Controlli a Porta Vescovo, una delle zone calde tra Veronetta e Borgo VeneziaViale Venezia, si dorme ovunque davanti ai condominiVia Torricelli conferma che la prostituzione è tornata in grande stile
Controlli a Porta Vescovo, una delle zone calde tra Veronetta e Borgo VeneziaViale Venezia, si dorme ovunque davanti ai condominiVia Torricelli conferma che la prostituzione è tornata in grande stile
Controlli a Porta Vescovo, una delle zone calde tra Veronetta e Borgo VeneziaViale Venezia, si dorme ovunque davanti ai condominiVia Torricelli conferma che la prostituzione è tornata in grande stile
Controlli a Porta Vescovo, una delle zone calde tra Veronetta e Borgo VeneziaViale Venezia, si dorme ovunque davanti ai condominiVia Torricelli conferma che la prostituzione è tornata in grande stile

La battaglia dell’Amministrazione comunale per combattere il degrado nei quartieri si annuncia lunga e faticosa. Abbiamo voluto fare una mappa, sicuramente non esaustiva, dei punti più degradati e abbandonati della città, dove ormai è normale che i «nuovi cafoni», siano essi sbandati senzatetto o semplici maleducati, usino i cassonetti come vespasiani (Veronetta e non solo) e i resti delle antiche mura come latrine (in centro), oppure che persone senza fissa dimora dormano con i cartoni nei porticati dei palazzi. E poi edifici abbandonati a metà, staccionate di ciclabili rotte e marce. È una lunga, inesorabile discesa verso una città meno piacevole, meno sicura, trascurata, declino destinato a proseguire se non si riuscirà a contrastare.

VERONA SUD. Dalla Zai a Borgo Roma, fino a Ca’ di David e, più a ovest, a Santa Lucia, Golosine e Madonna di Dossobuono, non mancano luoghi in degrado, o comunque in cui più facilmente che altrove prendono il sopravvento la sporcizia e l’incuria. Strade in cui la pulizia viene effettuata su un lato soltanto e tratti nei quali, con il grande ritorno della prostituzione anche tra le case oltre che trai capannoni abbandonati, sono sempre più numerosi ed evidenti per terra i resti di salviette e preservativi. In viale del Commercio le lucciole sono ricomparse in maniera massiccia e di mattina le tracce sono ovunque.

In via Torricelli, nonostante i sacchettoni appesi a disposizione dei numerosi camionisti che vi sostano, lo scenario resta impietoso specie perché l’Amia è autorizzata a pulire solo nel tratto a sinistra verso il casello autostradale, mentre l’altro lato della strada è di competenza del Quadrante Europa. La discarica a cielo aperto cresce e stormi di piccioni si addentrano tra l’immondizia alla caccia di avanzi e rimasugli di cibo.

Più a sud ancora, via Mezzacampagna e via delle Trincee a Ca’ di David sono ormai diventate notoriamente discariche a cielo aperto, dove incivili si ostinano a lasciare sacchi di spazzatura indifferenziata oltre a materiale ingombrante.

Ci sono poi punti di ritrovo per ragazzotti poco educati: in particolare la zona verde intorno a Forte Gisella e l’area limitrofa alla palestra polivalente di Madonna di Dossobuono, ancora chiusa e inutilizzata, sono spesso luoghi di ritrovo dei di festicciole notturne.

GOLOSINE-SANTA LUCIA. Bivacchi sgraditi e sporcizia si avvistano anche nell’area tra via Tevere e via Roveggia dove, dopo anni di attesa, entro la fine dell’anno la ditta Manfredi dovrebbe finalmente realizzare il complesso abitativo che ha in programma, spazzando via il degrado che ha preso il sopravvento.

Non mancano poi zone in cui, come all’inizio di via 28 gennaio o in via Elena da Persico, dai cassonetti fuoriescono rimasugli maleodoranti, mentre in via Trombelli, dove ci sono gli orti per gli anziani, per risolvere l’eccesso di rifiuti si sta valutando di installare una compostiera.

Il senso di decadenza è dato poi anche da ringhiere, come quella in via Scuderlando, abbattute da mesi che, invece di tutelare i pedoni come dovrebbero, non fanno che trasmettere un senso di disordine e scarsa sicurezza. Inoltre, in molti luoghi come per esempio di fronte al distretto sanitario di Santa Lucia, si trovano rottami di biciclette: i vari pezzi sono stati depredati dai ladri.

SAN MICHELE. In questa zona c’è di tutto: materassi, scatoloni, televisori, bottiglie di plastica, addirittura un armadio e tanto altro. Rifiuti abbandonati, alcuni dei quali pericolosi, gettati da maleducati nei fossi e lungo le stradine periferiche ad est della città. Un fenomeno, quello dell’abbandono incontrollato di rifiuti, che può provocare danni ambientali dove ci sono corsi d’acqua come nella zona della Mattaranetta.

La stradina che porta agli orti degli anziani pur essendo pedonalizzata è molto trafficata e a metà percorso, in uno slargo, da tempo c’è una vera e propria discarica a cielo aperto.

BORGO VENEZIA. In via Tiberghien, dopo la demolizione dei vecchi edifici dell’opificio, l’area pare bombardata e abbandonata: ci sono immondizie, scarti di legname e un divano letto. Si attende una riqualificazione urbanistica ma intanto i dormitori all’aperto ci sono sempre. Le note dolenti e ben visibili arrivano però anche dallo stato di abbandono e degrado in cui versa la staccionata della ciclopedonale che costeggia il Progno Valpantena che va da via D’Arezzo in Borgo Santa Croce a Nesente. Mancanza di manutenzione, stato di abbandono e atti vandalici hanno distrutto la recinzione, ormai marcita e a pezzi.

Sono ormai cresciute, in questi anni, due boscaglie con alberi d’alto fusto in altrettanti contenitori abbandonati in viale Venezia: una nella sede dell’ex concessionaria auto Albi e l’altra ai piedi dello scheletro recintato delle ex cantine Pasqua, edificio destinato all’housing sociale ma il cantiere non è mai ripartito. Poco lontano, dopo la chiesa, ci sono una ventina di case abbandonate da oltre un decennio, pericolanti e degradate, che non sono certo un bel biglietto da visita per il quartiere. Tra i condomini di Borgo Venezia, poi, si trovano moltissimi cartoni: giacigli di persone senza fissa dimora che dormono negli androni dei condomini e usano i cassonetti come vespasiani, nella zona tra via Fiumicello, via Spolverini, via Badile, Porta Vescovo.C. Bazz. e L. Pur.

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