Due centri massaggi sequestrati e cinque persone denunciate per il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Si tratta di cinque cinesi rimasti coinvolti nell'indagine della Squadra Mobile della questura scaligera, che dal luglio scorso ha dato il via al monitoraggio dei siti internet che pubblicizzavano, in maniera più o meno esplicita, l'offerta di prestazioni sessuali. Così i poliziotti sono riusciti a stringere il cerchio intorno a due centri benessere di Borgo Trento e Golosine che, sotto l'insegna di centro massaggi, ospitavano invece attività a luci rosse.
Da un'intensa attività di osservazione e di indagine è infatti emerso che all'interno dei locali, dotati di un'uscita sul retro per far uscire i clienti "in incognito", operavano alcune "massaggiatrici" cinesi che fornivano prestazioni sessuali dietro pagamento di un compenso dai 60 ai 120 euro.