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La vicenda

Presunte molestie
su 14enne, il giudice:
«Arresto illegittimo»

La vicenda
L'uomo era stato arrestato lunedì
L'uomo era stato arrestato lunedì
L'uomo era stato arrestato lunedì
L'uomo era stato arrestato lunedì

Un episodio completamente ridimensionato al punto che al termine dell’udienza il gip Livia Magri non ha convalidato l’arresto, ha liberato il cittadino pakistano di 46 anni accusato di violenza sessuale disponendo per l’uomo l’obbligo di firma. E ipotizzato che il reato possa essere riqualificato in violenza sessuale ma nella forma lieve.

 

Perchè il pakistano, per strada e in pieno giorno, dopo aver scambiato due parole con una ragazzina e averla invitata a non fumare, ha provato a baciarla. Non ha allungato le mani e non l’ha stretta a sè, le ha dato due baci sulla guancia. Ieri mattina l’indagato, assistito da Simone Trevisani, non ha risposto al magistrato e l’intera vicenda è stata ricostruita sulla base degli atti. Stando a quanto emerso l’uomo e la ragazzina si erano incontrati alcuni giorni prima, lei stava fumando e lui le aveva detto che avrebbe dovuto smettere perchè fa male alla salute.

Erano fuori da un bar e quando lui le ha chiesto se lavorava lei aveva indicato il locale alle sue spalle. Chiacchiere banali, si erano salutati e per questo quando l’altro giorno lui l’ha vista l’ha salutata, le ha detto di non fumare e poi ha provato a darle due baci sulle guance, lei lo ha respinto e lui si è allontanato. Spostandosi di poco ed è andato nel bar che si trova nella piazza del paese.

Di certo quel gesto ha spaventato la ragazza, comprensibilmente, che ha raccontato l’episodio al padre che a sua volta ha cercato colui che non aveva tenuto un comportamento corretto con la ragazzina, che si era preso una eccessiva confidenza non richiesta ma soprattutto non gradita. In strada c’era una pattuglia dei carabinieri ai quali è stato raccontato l’episodio e fornita la descrizione dell’indagato. I militari lo hanno trovato al bar, lui è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su minore e il pm ha disposto la custodia cautelare in carcere in attesa della convalida. Ieri mattina alla luce di quanto contenuto nel fascicolo il gip ha ritenuto che l’episodio, ancorchè sgradevole, andasse ridimensionato.

Rilevando che l’arresto non era avvenuto in flagranza lo ha ritenuto illegittimo e non lo ha quindi convalidato. Il pm aveva chiesto che restasse in carcere, per il magistrato misura idonea a contenere l’indagato è l’obbligo di firma. Liberato.

F.M.

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