Installare anche negli alloggi di edilizia economico-popolare dell’Agec e dell’Ater gli impianti per migliorare l’efficienza energetica - come finestre e caldaie nuove, pannelli solari, isolamento - per ottenere, analogamente alle abitazioni private, lo sgravio fiscale del 65 per cento. E fare in modo che Agsm reinvesta quanto viene risparmiato anche nel pagamento delle bollette di luce e gas, per migliorare gli impianti energetici delle case. È la proposta rivolta ad Agec, Ater e Agsm dagli esponenti del Pd Damiano Fermo, consigliere comunale, e poi Lorenzo Dalai, responsabile del Lavoro per il Pd, con Giuseppe Braga, che svolge per la Cisl un servizio di assistenza ad anziani, per le problematiche della casa.
La proposta, come illustrano gli esponenti, muove dal fatto che il «Fondo per l’efficientamento energetico dei grandi fabbricati residenziali pubblici» potrebbe diventare operativo già con la prossima legge di stabilità. Il progetto è di marca veronese, perché della nostra città è Federico Testa, docente universitario, già deputato del Pd e vicepresidente di Agsm, ora alla guida dell’Enea, l’Agenzia nazionale per l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. La novità consiste dunque nell’estendere la detraibilità anche agli enti pubblici con alloggi popolari. «Il capitale degli interventi», spiegano Fermo, Dalai e Braga, «verranno messi da un fondo pubblico-privato governato dalla Cassa depositi e prestiti, che anticiperebbe le risorse necessarie agli interventi, facilitando i progetti territoriali. Sarebbe poi lo stesso fondo a beneficiare del bonus fiscale statale per in dieci anni consente di rientrare del 65 per cento della spesa sostenuta. Nulla quindi in carico ai cittadini beneficiari». Tutto questo, come viene precisato, «per Agsm con Agec e Ater è un’occasione da non perdere».E.G.