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Ponti osservati speciali Timori anche al Porto

Il ponte di Porto San Pancrazio, intitolato nel 2011 a Mariano RumorIl degrado della struttura di Ponte Nuovo visto dal fiume FOTOSERVIZIO MARCHIORI
Il ponte di Porto San Pancrazio, intitolato nel 2011 a Mariano RumorIl degrado della struttura di Ponte Nuovo visto dal fiume FOTOSERVIZIO MARCHIORI
Il ponte di Porto San Pancrazio, intitolato nel 2011 a Mariano RumorIl degrado della struttura di Ponte Nuovo visto dal fiume FOTOSERVIZIO MARCHIORI
Il ponte di Porto San Pancrazio, intitolato nel 2011 a Mariano RumorIl degrado della struttura di Ponte Nuovo visto dal fiume FOTOSERVIZIO MARCHIORI

Ponti osservati speciali. Quelli sull’Adige e quelli piccoli su canali e progni, oltre ai cavalcavia. E spunta una novità. «Stiamo monitorando il ponte Rumor, al Porto San Pancrazio, per quanto riguarda in particolare gli appoggi. Sia chiaro: la situazione non è a rischio per la circolazione dei mezzi. È tutto sotto controllo. Stiamo solamente svolgendo delle verifiche, come del resto abbiamo fatto in tutti i ponti sull’Adige». Lo dice l’assessore ai lavori pubblici, Luca Zanotto, fiducioso nel fatto che con lo sblocco dell’uso dell’avanzo di amministrazione reso possibile dal Governo, l’Amministrazione a breve possa mettere a bilancio, nel 2019, i tre milioni 300mila necessari per realizzare i lavori di consolidamento del ponte Nuovo. L’Amministrazione Sboarina ha ripreso in mano il problema del restauro del ponte Nuovo prima, peraltro del crollo del ponte Morandi, a Genova, avvenuto il 14 agosto scorso, provocando la morte di 43 persone. Palazzo Barbieri ha già trovato i 250mila euro necessari per il progetto definitivo ed esecutivo per consolidare il manufatto che collega Veronetta, di fronte alla chiesa di San Tomaso, a via Nizza angolo con lungadige Rubele, dentro l’ansa del fiume. Il Ponte Nuovo del Popolo, come si chiama per la precisione - costruito nel 1939, ricostruito dopo i bombardamenti del 1945 della Seconda Guerra mondiale - è già “sorvegliato” con un sistema di sensori gestiti dall’Università di Padova. Da quando, cioè, una decina d’anni fa, sono stati rilevati alcuni problemi alla struttura. La somma di tre milioni 300mila euro erano già stati stanziati nel bilancio pluriennale, mentre i 250mila euro in quello 2018. «Se tutto procede con regolarità», prosegue l’assessore Zanotto, «i lavori di consolidamento del ponte Nuovo cominceranno nel 2020». Per quanto riguarda, invece, i ponti di piccole dimensioni, circa centocinquanta nell’intero territorio comunale, l’assessore a strade, giardini e decentramento, Marco Padovani, ha stanziato circa 85mila euro, per verifiche e progettazioni di interventi di manutenzione in tre grandi cavalcavia, quello di viale Piave, vicino alla Fiera, quello dell’Alpo e quella di via Ca’ Brusà. «Abbiamo poi stanziato cinquantamila euro per un monitoraggio di tutte le strutture, in vista di eventuali interventi, nei manufatti di minori dimensioni, sull’intero territorio del Comune di Verona», spiega Padovani, sottolineando anch’egli che «sono interventi che ho previsto fin da pochi mesi dopo l’insediamento dell’Amministrazione», conclude, «e non quindi dopo la tragedia del ponte Morandi, a Genova». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Giardini

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