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Ponte, in 180mila per mercatini
shopping e mostre

Il muro di persone ai mercatini di NorimbergaDifficile ieri camminare in via Mazzini per la folla di persone interessate allo shoppingCode per entrare alla mostra dei Maya in Gran Guardia
Il muro di persone ai mercatini di NorimbergaDifficile ieri camminare in via Mazzini per la folla di persone interessate allo shoppingCode per entrare alla mostra dei Maya in Gran Guardia
Il muro di persone ai mercatini di NorimbergaDifficile ieri camminare in via Mazzini per la folla di persone interessate allo shoppingCode per entrare alla mostra dei Maya in Gran Guardia
Il muro di persone ai mercatini di NorimbergaDifficile ieri camminare in via Mazzini per la folla di persone interessate allo shoppingCode per entrare alla mostra dei Maya in Gran Guardia

Comincia col botto il ponte dell’Immacolata in città. I quattro giorni di vacanze scolastiche che aprono la stagione delle festività, sono state un assaggio di quello che Verona, città d’arte e di eventi anche in pieno inverno, vivrà di qui a gennaio inoltrato. Un vero e proprio assalto al centro, ai mercatini e alle vie dello shopping, da parte di un esercito stimato in 180mila visitatori, tra chi ambiva a una semplice «vasca» per immergersi nell’atmosfera natalizia e di chi puntava a una mèta precisa, dai banchetti, alle mostre, a un «selfie» con i propri figli sotto la cometa della Bra.

BOLLINO NERO. Basta un dato a raccontare l’afflusso di auto che la polizia municipale definisce «senza precedenti» in direzione centro città (proseguito fino al pomeriggio inoltrato): la decisione, poco dopo le 14, di procedere al blocco di Viale del Lavoro invaso da un ininterrotto serpentone di auto provenienti da Verona sud fino a Viale Piave e Porta Nuova.

Ma già dalle 11, al termine della Marcia del Giocattolo che per prima aveva richiamato in centro migliaia tra podisti e camminatori, i vigili avevano messo a punto le prime deviazioni, mentre i pannelli a messaggio variabile segnalavano come esauriti i parcheggi Cittadella e Arena. Un’ora dopo, semaforo rosso anche al parcheggio di piazza Isolo, all’Arsenale, al Tribunale e al parcheggio Centro all’ex Gasometro, con decine di pullman in sosta. Tanto che ai vigili non è rimasto che filtrare i veicoli in entrata da sud, consigliando agli automobilisti la sosta al parcheggio P3 della fiera (dove si è registrato il record di 1.850 veicoli) per proseguire con le navette fino in centro.

Ma c’è anche chi - forse ignorando la presenza dei bus che in alcuni casi hanno viaggiato semivuoti -si è avviato a piedi lungo viale Piave per raggiungere la Bra.

ACQUISTI COL FRENO. Qui, una prima fila di banchetti di dolciumi, giocattoli e accessori, anteprima di quella che, da domani, sarà la tradizionale fiera di Santa Lucia (oggi l’arrivo dei banchi, con la piazza chiusa al traffico dalle 15). E proprio gli ambulanti sono i primi a frenare l’entusiasmo rispetto a una ripresa dei consumi con la «r» maiuscola. «C’è gente, sì, ma non è affatto come l’8 dicembre di un anno fa», spiega una banconista di Pizzamiglio e Carpentieri dolciumi, banco con vista “strategica“ su Gran Guardia, via Roma e Liston. «Allora la piazza era tutta una testa, oggi non proprio».

Che la giornata di ieri, nonostante il notevole afflusso di visitatori, non regga il confronto con i quattro giorni da Guinness registrati un anno fa, è l’impressione anche dei negozianti di una via Mazzini comunque impraticabile.

«L’anno scorso a quest’ora qui fuori proprio non si passava, oggi è diverso», dice Stefania Rossi da Swarovski. «La giornata è partita lenta», conferma Eveline Zivelonghi, responsabile della boutique Gaudì, dove sono già attive promozioni «Merry Christmas» con sconti del 10 e del 20 per cento. «Occorre stimolare all’acquisto, altrimenti i clienti attendono i saldi, al via subito dopo Natale».

Compere più mirate, insomma, e spese più oculate. E in effetti nella fiumana di persone che si incontra percorrendo via Mazzini, piazza Erbe, via Cappello, sono una minoranza quelli con pacchetti alla mano. Quasi tutti col marchio di catene di abbigliamento low cost. «Il giro a Verona sotto le feste è tradizione», spiegano mostrando gli acquisti Marianna e Priscilla, due ragazze bresciane. «A Verona i negozi sono di qualità, ma i prezzi non aiutano».

Chi non lesina sulle compere sono le tante Santa Lucia alla ricerca del giocattolo ideale. Non sorprende, quindi, che uno dei negozi più affollati in assoluto sia la Disney di via Mazzini. Anche qui, comunque, c’è il modo di risparmiare, con i «prezzi magici» sui giochi e pupazzi, scontati di un terzo.

E i banchetti? Il mercatino di Norimberga, tra piazza Dante e Cortile Mercato Vecchio, fa il pieno. E chi prova ad avventurarvisi magari con un passeggino, alla prima occasione per svicolare esce dalla ressa sbuffando. «Mai più, con questo caos, faremo un giro nei prossimi giorni. Chi ce lo fa fare, oggi?».

Anche qui, per la verità, il passaggio è obbligato più per un piatto di salsiccia, patate e crauti che per un raid alla ricerca di regali. «Tantissimi si fermano, chiedono informazioni, provano», sottolinea la cassiera di un banco di babbucce «Sud Tirol style», «ma poi non comprano». Per l’affare di Natale, evidentemente, c’è ancora tempo.

Elisa Pasetto

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