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Pompieri, sedici assunzioni
e altra caserma a San Michele

Il sottosegretario Bocci saluta i vigili del fuoco veronesi DIENNEFOTO
Il sottosegretario Bocci saluta i vigili del fuoco veronesi DIENNEFOTO
Il sottosegretario Bocci saluta i vigili del fuoco veronesi DIENNEFOTO
Il sottosegretario Bocci saluta i vigili del fuoco veronesi DIENNEFOTO

Le buone notizie che i vigili del fuoco veronesi aspettavano sono arrivate: aumento di 16 unità assegnate alla sede centrale entro aprile, un piano di investimento di sette milioni di euro in tre anni per le due sedi di Verona, quella centrale che da via Polveriera Vecchia si sposterà in via Apollo, nell’ex sede della Motorizzazione civile e il distaccamento di San Michele che verrà realizzato nell’edificio che aveva ospitato la stazione dei carabinieri. Il sottosegretario al ministero degli Interni Gianpiero Bocci, arrivato alla caserma assieme al prefetto Salvatore Mulas e accolto da tutti i comandanti del Veneto, oltre che dal loro comandante interregionale garantisce fatti senza fare promesse. «La nuova sede centrale prevede nuovi corpi di fabbrica, officina, autorimessa e camerate e lavori di ristrutturazione dell’edificio esistente, oltre ad uffici e servizi comuni», ha detto Bocci, con il supporto del direttore centrale risorse logistiche e strutturali, «ringrazio demanio e Comune che hanno permesso che questo avvenisse. Per quanto riguarda Verona Est, in via Fedeli, i lavori sono minori, basterà realizzare un’autorimessa, e lo spazio c’è. I lavori di ristrutturazione sono pochi, visto che la caserma è stata abitata fino a poco tempo fa». Bocci assicura che terminato il corso per vigili del fuoco (questione di un paio di mesi), a Verona saranno assegnati 16 vigili del fuoco. Con la fine del corso successivo verrà destinato altro personale alla nostra zona. «L’interesse di questa area è considerevole, lo dimostrano gli stanziamenti che facciamo», ha detto Bocci, «su 400 nuovi vigili, 16 arrivano qui, non è una proporzione da poco». Il sindaco Flavio Tosi ha apprezzato l’impegno e ringraziato il deputato Pd, Vincenzo D’Arienzo che in questi mesi si è mosso in accordo con Comune e vigili del fuoco per sensibilizzare i politici. «Questa è la dimostrazione che se si fa un lavoro di squadra alla fine i risultati arrivano», ha detto Il vigile del fuoco Luca Cipriani, il portavoce di Verona sicura, il coordinamento tra alcune sigle sindacali che si era messo a lavorare insieme otto mesi fa coinvolgendo anche la cittadinanza in una sfilata pacifica per le vie del centro. «Non abbiamo ottenuto tutto quello di cui abbiamo bisogno», ha aggiunto Cipriani, «e abbiamo bisogno di un numero maggiore di personale. A Verona siamo in 260 divisi tra centrale, Bardolino e Legnago. Da questa cifra vanno tolti i 72 colleghi che stanno in aeroporto. Verona è la sede più sottodimensionata del Veneto, auspichiamo che questo sia l’inizio del potenziamento». Sono stati annunciati anche l’arrivo di nuovi mezzi che intanto sono stati mandati nelle zone del terremoto, ma poi verranno dati a Verona. A buon punto, come ha sottolineato il comandante veronese De Santis, l’acquisto di un mezzo per il lago di Garda in collaborazione con i Comuni lacustri e di Verona. Il sottosegretario non ha escluso inoltre che in futuro possa essere aperto un distaccamento in un non meglio specificato comune limitrofo, ma è probabile che si tratti di San Bonifacio come già era stato chiesto dai residenti e dagli stessi vigili. «Noi vorremmo essere in grado di dare aiuto alla cittadinanza in tempi brevi e per farlo abbiamo bisogno di uomini in più, di mezzi e di sedi distaccate che possano raggiungere in fretta i luoghi dove debbono operare». Il comandante interregionale Fabio Dattilo ha commentato: «Una bella giornata per i vigili del fuoco scaligeri, un ottimo segnale dopo che per molti anni il Veneto non era stato particolarmente seguito da questo punto di vista».

Alessandra Vaccari

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