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Piazza Isolo e dintorni con la sosta selvaggia «Non c’è un posto»

Si parcheggia  sul marciapiedeLa situazione peggiora di seraQuasi impossibile trovare posto
Si parcheggia sul marciapiedeLa situazione peggiora di seraQuasi impossibile trovare posto
Si parcheggia  sul marciapiedeLa situazione peggiora di seraQuasi impossibile trovare posto
Si parcheggia sul marciapiedeLa situazione peggiora di seraQuasi impossibile trovare posto

Macchine a cavallo tra i marciapiedi e la strada, o parcheggiate sul marmo che ricopre piazza Isolo, nonostante al momento l'accesso sia consentito soltanto ai furgoni dei mercati rionali. È così che si presenta piazza Isolo ormai da tempo, dove in molti lamentano anche la presenza costante di un'auto privata nella zona di divieto alle macchine. Dal primo febbraio, ossia da quando sono state messe in azione le telecamere di controllo sui varchi della zona a traffico limitato anche in uscita dalla città antica, la situazione è persino peggiorata. Soprattutto di sera, momento in cui chi accede al centro vuole evidentemente godersi una cena o una passeggiata senza rischiare di prendersi la multa. I residenti, così, sono alla continua caccia di un posto auto libero. «Le difficoltà ci sono sempre state ma la situazione è andata progressivamente peggiorando e ora che sono state attivate anche le telecamere in uscita è diventata insostenibile», fa notare la signora Marta Mosconi, che dalla fine del 2003 abita di fianco agli uffici postali in via Interrato dell'Acqua Morta. «Bisogna appostarsi per aspettare che qualcuno lasci libero il campo. Ho il permesso transito e sosta, ma sono limitata. In via Interrato come anche sul lungadige Sanmicheli non posso parcheggiare, e solitamente lascio l'auto in vicolo Seminario o in vicolo Santa Maria in Organo dove già sono stati cancellati alcuni stalli per trasformarli in posti per i motorini, quasi sempre vuoti, e per fare spazio al sagrato della chiesa. Capisco le persone che vanno in città cerchino di parcheggiare nelle zone esterne alla ztl più vicine al centro, ma a questo punto non sappiamo più dove sbattere la testa. Credo che dovrebbero quanto meno essere garantiti degli stalli gialli e blu in piazza Isolo, indispensabili come deterrente per avvantaggiare i residenti». Finora i vigli sembrano aver chiuso un occhio e, di multe ne stanno fioccando ben poche, per lo meno sui parabrezza di chi ha i permessi e suo malgrado si ritrova magari costretto a posizionare le quattro ruote sugli stalli che sarebbero riservati ai motorini. Del resto il parcheggio interrato non fa molta gola agli abitanti, o per la paura di lasciare l'auto in posti non in superficie, o per scarsa praticità. Chi frequenta la zona invece lo evita anche per i costi eccessivi, che partono da 2,10 euro all'ora. «Il tratto della piazza di fronte alla banca è diventato ormai caotico a ogni ora, e spesso e volentieri vengono pure abbattuti i paletti di protezione», fa notare l'edicolante Gianni Pelosato. «Non credo che i controlli delle targhe in uscita dal centro abbiano influito più di tanto, piuttosto manca la buona volontà di ridisegnare la sosta nella zona». I suggerimenti non mancano e sono già stati fatti presenti. «Anni fa il mercato di quartiere era nella zona attuale e poi, a causa di lavori in corso, è migrato per un certo periodo dall'Unicredit verso il semaforo, ossia di fronte a bar e negozi in direzione di via Carducci. Tutti i commercianti e anche gli ambulanti hanno firmato perché restasse lì, ma nessuno li ha ascoltati», continua Pelosato, «se alla fine la proposta venisse accettata si potrebbe finalmente usare lo spazio del mercato come parcheggio regolamentato con un sistema serio ed efficace di chiusura dei paletti, magari con uscita su via Seghe San Tomaso per evitare l'inserimento pericoloso in via Interrato dell'Acqua Morta». •

Chiara Bazzanella

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