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Piano mobilità, scuole, filobus
Le grandi sfide di Luca Zanotto

Luca Zanotto, 47 anni, assessore ai lavori pubblici e mobilità
Luca Zanotto, 47 anni, assessore ai lavori pubblici e mobilità
Luca Zanotto, 47 anni, assessore ai lavori pubblici e mobilità
Luca Zanotto, 47 anni, assessore ai lavori pubblici e mobilità

Interventi di manutenzione a scuole, dopo un attento monitoraggio di tutti gli edifici, e verificare l’avanzamento dei lavori dei cantieri in corso. Creare un ufficio in grado di attrarre finanziamenti europei per ristrutturare le mura magistrali. Poi dare vita a un Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), «raccogliendo indicazioni ed esigenze dal basso, da cittadini e associazioni». Il filobus e il traforo? «Sto analizzando la documentazione sullo stato dei procedimenti e soltanto dopo deciderò come muovermi». Ci sono plichi di carte e cartelle sul tavolo di Luca Zanotto, 47 anni, della Lega Nord, assessore a lavori pubblici e infrastrutture, viabilità e traffico e ai rapporti con il Consiglio comunale, di cui era stato presidente per cinque anni nella passata amministrazione.

SONO DELEGHE con forte connotazione tecnica, quelle di Zanotto, che sta passando in rassegna tutti i dossier preparatigli dai dirigenti dei suoi settori. Il Comune ha 146 edifici scolastici, per 169 scuole, essendo alcune accorpate in un unico immobile. «Sono tanti e devo monitorare al meglio tutto», dice Zanotto, che poi ricorda quattro cantieri in corso per ristrutturazioni alle scuole Betteloni, in centro, Di Cambio in zona stadio, Bruco Felice a San Felice Extra e Bernini Buri, a San Michele.

«Dopo agosto verificherò se esistono criticità particolari in vista dell’apertura a settembre. Un altro cantiere che sta per essere ultimato è l’ampliamento della biblioteca comunale Mondadori, in Borgo Trieste», aggiunge, «un’opera da 800mila euro. Sto verificando anche in questo caso la documentazione e si potrebbe concludere tutto in settembre-ottobre». Per quanto riguarda l’edilizia monumentale, Zanotto cita in particolare la cinta delle mura magistrali, passate al Comune con il federalismo demaniale.

«CI SONO PUNTI in cui è necessaria una messa in sicurezza temporanea», aggiunge Zanotto, «ma il problema delle mura è complesso. Per questo intendo creare un ufficio, anche insieme all’assessore al bilancio Francesca Toffali, per reperire risorse economiche consistenti a livello nazionale e anche europeo, per una vera e propria conservazione e valorizzazione di questo patrimonio di Verona. Il cui centro, lo ricordo, è patrimonio dell’Unesco».

PER QUANTO RIGUARDA invece la mobilità Zanotto annuncia una risposta immediata per mettere in sicurezza strade con la segnaletica orizzontale (nell’articolo sotto, la notizia di uno stanziamento immediato di 50mila euro, della Giunta). «Ma a Verona serve un Piano urbano della mobilità sostenibile», precisa l’assessore, «per il quale sarà necessaria una consulenza esterna. Coinvolgerò i miei colleghi Ilaria Segala all’urbanistica e all’ambiente e Marco Padovani alle strade, oltre a sentire associazioni, come gli Amici della bicicletta, ma anche cittadini, in modo da capire come impostare questo piano in modo mirato. Perché soltanto così», puntualizza l’assessore, «si può pianificare una viabilità in modo corretto». Altro obiettivo, «implementare il bike sharing, creando delle stazioni anche nei quartieri». Zanotto eredita poi due patate incandescenti, dalle precedenti amministrazioni. Vale a dire, l’iter del Passante nord con traforo delle Torricelle, e il filobus.

«Per il traforo c’è un ricorso al Tar della cordata di imprese e invece per il filobus i cantieri sono fermi. Anche in questo caso sto analizzando con attenzione tutta la documentazione sull’iter e soltanto dopo si potrà decidere come intervenire. Sono temi complessi, che richiedono molta precisione».

Enrico Giardini

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