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Perseguita la moglie
e i tre figli, andrà
davanti al giudice

Un marito e padre padrone. Per lui «l’esercizio costante di un potere di supremazia e di assoluto dominio all’interno della famiglia» (come recita l’imputazione) era la normalità. Ha maltrattato la moglie e i tre figli fin da quando erano piccoli, pretendeva rispetto assoluto di ogni ordine che impartiva loro e la minima trasgressione scatenava la violenza. Verbale e fisica. A.B., 61 anni, il 14 settembre comparirà davanti al giudice Cristina Angeletti con le accuse di maltrattamenti in famiglia, stalking e di non aver onorato gli obblighi di assistenza, perchè da un anno non versa denaro alla moglie, contravvenendo a quanto deciso dalla Corte d’Appello di Venezia.

Davanti al gup Livia Magri il sessantenne (difesa Alessandra Cuomo) non si è avvalso di alcun rito alternativo e ieri la ex moglie si è costituita parte civile con l’avvocato Sara Montagna.

Una vita d’inferno, per tutti. Nessuno poteva reagire, obiettare e tanto meno disubbidire e lui decideva ogni cosa, dalla gestione dell’abitazione familiare all’organizzazione scolastica e sportiva dei figli. Puniva la moglie non onorando per lunghi periodi il talamo, la obbligava a lavarlo, vestirlo, ad inginocchiarsi per infilargli i calzini e allacciargli le scarpe. La offendeva e la picchiava con regolarità dicendole che era sua la responsabilità per quel trattamento, che se lo meritava.

Una notte, nel febbraio 2011, la prese a morsi e fu per questo che lei, insieme alla figlia più piccola (che all’epoca aveva 6 anni) se ne andò.

Si separarono ma lui continuò a perseguitarla: non poteva tollerare di aver perso il dominio sulla moglie. E iniziò a mandare messaggi ai figli, le telefonava di notte e la insultava augurandole di morire e minacciandola: «il pezzo più grande che troveranno di te sarà il mignolo». Disse ai figli di essere ammalato di tumore al pancreas e di aver subito un grave incidente stradale: non era vero nulla. Andava sul luogo di lavoro del figlio, si appostava fuori dalla casa dei genitori dell’ex moglie e telefonava alla figlia più grande. Facendo vivere ancora tutti nella paura. Anche di uscire di casa.F.M.

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