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Pd e Bertucco: «Bene così» Caleffi: «Occasione persa»

Tra gioia e delusione. Suscita reazione di segno opposto la notizia (articolo sopra) della vittoria al Tar del Comune contro Italiana Costruzioni. «La sentenza del Tar fissa a mio avviso un principio molto importante, e cioè che una città ha il diritto di decidere nel modo più democratico possibile la destinazione delle proprie risorse», dice il capogruppo di Verona e Sinistra in Comune, Michele Bertucco, che votò la revoca del project. «Come abbiamo sostenuto fin dall’inizio si sono rivelati del tutto infondati e inutili anche i tentativi dell’ex sindaco Tosi, dell’ex candidata Bisinella e di Italiana Costruzioni di influenzare la libera volontà dei consiglieri comunali paventando il rischio di cause civili e risarcimenti milionari ai loro danni nel caso avessero votato per la revoca del project». Secondo i consiglieri del Pd Federico Benini ed Elisa La Paglia - che votarono per la revoca - «bene che la sentenza del Tar abbia affermato la piena legittimità del Comune a prendere le proprie decisioni. Il dispositivo mette a tacere anche chi paventava conseguenze catastrofiche sui consiglieri che avevano votato a favore della proposta di revoca. Ora», aggiungono, «ci auguriamo che l’Amministrazione venga a capo della questione del recupero dell’Arsenale in modo condiviso, facendo tesoro delle proposte uscite sia dalla commissione consiliare che dalla campagna di ascolto condotta dalla Seconda circoscrizione tra i cittadini». Esprime invece «delusione per una sentenza che non contribuisce al recupero dell’Arsenale» il Comitato Arsenale Subito, con l’ex assessore tosiano all’urbanistica Gian Arnaldo Caleffi. «Restiamo convinti che la rinuncia al project sia stato un errore che la città pagherà con un rinvio sine die del recupero dell’ex Arsenale. L’Amministrazione in carica ha iniziato dall’Arsenale il sistematico smantellamento dei progetti avviati dalle Amministrazioni Tosi. Quanto alla correttezza amministrativa del provvedimento», conclude Caleffi, «prima di esprimere valutazioni definitive è bene attendere l’ultimo grado di giudizio: è facile prevedere un ricorso al Consiglio di Stato da parte di Italiana Costruzioni». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

E.G.

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