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Pd-Bisinella? Oggi la decisione
Ma già forti spinte per l’intesa

Patrizia Bisinella e Orietta Salemi durante la campagna elettorale
Patrizia Bisinella e Orietta Salemi durante la campagna elettorale
Patrizia Bisinella e Orietta Salemi durante la campagna elettorale
Patrizia Bisinella e Orietta Salemi durante la campagna elettorale

Accordo, magari sottotraccia, fra Pd e area Bisinella-Tosi, in vista del ballottaggio di domenica 25 giugno? Oggi il giorno della verità. Si riuniscono stasera, in Borgo Santa Croce, in sala Tommasoli, la direzione provinciale e l’assemblea cittadina del Pd, per decidere la linea da tenere o suggerire. Anche se nel tam tam su social, telefonate a elettori (riferiteci), sms, sussurri, sembra di capire che una certa quota di votanti del Pd - magari “obtorto collo” e turandosi il naso; ma alcuni con una certa convinzione sul male minore - potrebbe accettare un’intesa, pur non formalizzata.

La linea peraltro su un punto appare già chiara, come ha confermato su L’Arena di ieri Alessia Rotta, deputata del Pd: dal Pd a Roma e Venezia dicono di non votare candidati della Lega. E Federico Sboarina, però presidente della civica Battiti, che con Verona Domani ha ottenuto il 14 per cento e quindi metà del suo 29,26, è in coalizione con la Lega (8,8). Un implicito mezzo sostegno alla candidata tosiana Bisinella, in continuità con l’Amministrazione Tosi che ha visto per 10 anni proprio il Pd all’opposizione? Essendo due i candidati...logica vorrebbe che questa sembri un’indicazione.

Si sente dire anche di qualcuno di area del Pd che non voterà, o che voterà scheda bianca, e magari - anche qui “obtorto collo” - che potrebbe votare Sboarina, lui più che i suoi partiti. E tanti che non hanno votato al primo turno (58,9 per cento l’affluenza, bassissima) potrebbe andarci al secondo.

Comunque oggi nel Pd sarà anche resa dei conti dopo il mancato ballottaggio di Orietta Salemi (terza al 22,48), per un migliaio di voti dalla Bisinella. Salemi, segretaria cittadina del partito, oltre che consigliera regionale, si dimetterà dalla segreteria e farà altrettanto Alessio Albertini, provinciale (ma lui dovrà presentarle all’assemblea provinciale). La linea espressa da Matteo Ricci, responsabile Enti locali per il Pd, è anche tenere conto del fatto che Tosi ha dato una mano al Pd per il «Sì» (peraltro sconfitto) al referendum costituzionale. Insomma, la discussione in casa Pd si preannuncia accesa. Anche se scaldarsi dopo una sconfitta elettorale per decidere di, eventualmente, dare una mano a chi ti ha battuto (Bisinella-Tosi) non appare entusiasmante. Ma il Pd scaligero si gioca anche futuri equilibri interni in vista delle elezioni politiche prossime. Anche se di mezzo, se dovesse maturare un qualche accordo con Tosi, potrebbe esserci la guida di qualche circoscrizione, per il Pd (prima, seconda e terza), in maggioranza con la Lista Tosi che potrebbe avere Quinta, Sesta, Settima e Ottava (la quarta andrebbe a Battiti). E magari, ovviamente in caso di vittoria della Bisinella, anche posti in qualche Consiglio di amministrazione di enti, in quota alla minoranza.

Intanto, la lista Verona Civica Salemi sindaco (che ha eletto in Consiglio Tommaso Ferrari, il capolista) stamattina terrà una conferenza stampa per annunciare la sua linea per il ballottaggio (era prevista ieri, ma è slittata). Invece l’altra lista pro Salemi, Eppur si muove, fa sapere in una nota di volerne stare fuori. «La lista ringrazia chi con noi ha cercato di contribuire a voltare pagina a Verona», dice in una nota Chiara Stella, capolista, non eletta, «e alla luce degli scenari cittadini comunica di volersi sottrarre al derby del ballottaggio del 25 giugno. Questo nel rispetto della biografia e delle idee di chi si è messo in lista con noi e ci ha dato fiducia. Continueremo comunque a perseguire i contenuti del nostro programma contando su quella parte di città che vuol guardare avanti».

Enrico Giardini

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