<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Due rapine

Paura e violenza
fuori da un locale,
arrestati in tre

Due rapine
Il luogo dell'aggressione
Il luogo dell'aggressione
Il luogo dell'aggressione
Il luogo dell'aggressione

Due settimane fa in via XX Settembre, l’altra sera fuori dall’ex Alter Ego, sulle Torricelle. Episodi differenti ma con la stessa dinamica: un giovane circondato dal gruppo, spintonato, intimidito e rapinato.

Cinque gli uomini di nazionalità marocchina che sabato notte, all’uscita dal locale, hanno circondato uno dei giovani avventori che era uscito a prendere una boccata d’aria perchè stava poco bene. Era seduto per terra e il gruppo di uomini lo ha circondato, alcuni lo tenevano fermo mentre uno gli ha sfilato il portafoglio e un altro gli ha preso il cellulare. I suoi amici sono riusciti ad allertare gli addetti alla sicurezza che sono riusciti a bloccare due rapinatori mentre gli altri sono fuggiti. Il terzo, quando si è trovato davanti il buttafuori ha rotto una bottiglia e con il coccio ha iniziato ad allontanarlo, gli ha reciso i pantaloni - fortunatamente senza ferirlo - prima di essere bloccato.

È stata chiamata la polizia che ha bloccato i tre che, su disposizione del pm di turno Beatrice Zanotti, sono stati arrestati con l’accusa di rapina aggravata dal numero di persone e dall’uso di un’arma impropria e condotti in carcere in attesa della convalida che si terrà con tutta probabilità oggi davanti al giudice Luciano Gorra.

 

L'AGGRESSIONE IN VIA XX SETTEMBRE

Sistematico il ricorso all’uso della violenza da parte di gruppi di persone e le modalità di sabato notte ricalcano esattamente quelle adottate da un gruppo di cittadini marocchini che venerdì 6 aprile hanno bloccato due giovani per strada, in via XX Settembre. Anche in quel caso erano in cinque, hanno circondato le due vittime e mentre uno ha iniziato a prenderli a calci un altro li ha minacciati e il resto del gruppo aveva la funzione di impedire qualsiasi reazione.

Poi hanno preso il cellulare di uno dei due veronesi a sono scappati. Le vittime li hanno inseguiti e hanno chiamato il 113, ma solo due, Hididi Athman e Ismail Laqdime, entrambi trentenni, sono stati arrestati. Provvidenziale è stato il comportamento del conducente di un autobus che, intuendo che qualcosa non andava, non ha aperto le porte del mezzo ai due fuggiaschi, consentendo quindi il loro arresto. Al termine della convalida solo Laqdime (gravato da precedenti) è rimasto in cella.

F.M.

Suggerimenti