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Paternoster sfiduciato dalla Lega
Ma oggi a Verona decide Da Re

Resta alta la tensione nella Lega Nord veronese, dopo la sfiducia al segretario provinciale Paolo Paternoster (L’Arena di ieri). Una decina su 16 membri del direttivo provinciale, guidata dal consigliere regionale Alessandro Montagnoli, da quello comunale di Verona Vito Comencini, segretario nazionale (veneto) dei Giovani Padani, e dall’ex consigliere provinciale ed ex sindaco di Sona Gualtiero Mazzi, chiede “la testa” di Paternoster, contestandogli la gestione del partito negli ultimi due anni, in particolare. Ma dalla sfiducia auspicata al fatto che il segretario decada, ne passa.

A questo punto nel partito - vincitore alle elezioni con il sindaco Federico Sboarina, alleato alla Lega che ha fatto compiere un passo indietro al suo candidato sindaco Paolo Tosato - si cercherà di mediare, di trovare una soluzione, per evitare una spaccatura tanto più in vista delle elezioni politiche del 2018. Pure terreno di scontro tra dirigenti del partito, in città e provincia, e Paternoster, vicino agli assessori regionali Luca Coletto ed Elisa De Berti e all’assessore comunale Francesca Toffali. Un ruolo decisivo, in questa intricata vicenda, lo avrà il vicesindaco, eurodeputato e vicesegretario federale della Lega, Lorenzo Fontana, braccio destro di Matteo Salvini, e il trevigiano Giannantonio Da Re, segretario nazionale, che stasera, a Corte Molon, incontrerà leghisti veronesi. E la sua sarà una parola decisiva, per il futuro di Paternoster.E.G.

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