<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Partiti mille giovani per la Gmg
Sarà in Polonia anche il vescovo

Il vescovo Giuseppe Zenti alla partenza dei giovani dallo Stadio ieri pomeriggio FOTOSERVIZIO MARCHIORI
Il vescovo Giuseppe Zenti alla partenza dei giovani dallo Stadio ieri pomeriggio FOTOSERVIZIO MARCHIORI
Il vescovo Giuseppe Zenti alla partenza dei giovani dallo Stadio ieri pomeriggio FOTOSERVIZIO MARCHIORI
Il vescovo Giuseppe Zenti alla partenza dei giovani dallo Stadio ieri pomeriggio FOTOSERVIZIO MARCHIORI

Il bagaglio caricato sul pullman, in testa il cappellino azzurro con il logo della Giornata Mondiale della Gioventù, la maglietta dell’Italia, la foto di gruppo con facce entusiaste: si va a Cracovia.

È partito nel tardo pomeriggio, dal quartiere Stadio, l’ultimo e più numeroso scaglione di veronesi che parteciperà, sabato e domenica, alla veglia e alla messa con Papa Francesco in Polonia. Mille giovani dai 18 ai 30 anni, accompagnati ai 19 pullman da altrettante persone fra genitori e amici, formano nel piazzale vicino al palasport una folla festante.

La gente è troppa per consentire al vescovo Giuseppe Zenti, giunto a salutare, di impartire un’unica benedizione. «La preghiera si è dovuta tenere in due momenti perché tutti riuscissero a sentire», spiega Damiano Conati del Centro di pastorale giovanile, una delle “colonne“ dell’organizzazione.

Il vescovo, che meno di 24 ore prima ha accolto nello stesso piazzale i ragazzi “reduci“ da Monaco, ora incita quest’altro gruppo a «tenere alto il nome di Verona, che in Italia vanta il maggior numero di giovani pellegrini rispetto alla popolazione della diocesi». E poi rivela: «Partite tranquilli, ci vediamo tra pochi giorni in Polonia».

Il vescovo ha infatti deciso di partecipare di persona alla Gmg, probabilmente in seguito alla vicenda di Monaco. I diciassettenni che sono dovuti rientrare immediatamente a Verona, dopo il panico dell’attentato in Germania, sabato prossimo saranno ricevuti in udienza privata da papa Francesco a Cracovia: probabilmente insieme a loro ci sarà anche Zenti.

Ma per questo c’è tempo; intanto il gruppo dei più grandi sarà già arrivato a destinazione. I mille veronesi hanno viaggiato tutta la notte ed è previsto arrivino all’ora di pranzo a Siepraw, il piccolo paese a una ventina di chilometri a sud di Cracovia, dove i pellegrini veronesi hanno il loro “quartier generale“.

«La maggior parte dei ragazzi sarà ospite delle famiglie di Siepraw; gli altri dormiranno in palestre e strutture nei dintorni», spiega Damiano Conati. «L’accoglienza polacca è sorprendente. Ci sono famiglie “lanciatissime” che si sono rese disponibili per dare alloggio addirittura a una decina di giovani contemporaneamente. Eppure di tratta di un paese di un migliaio di anime che, in questi giorni di Gmg, vedrà raddoppiare la sua popolazione».

Insieme ai veronesi stanno viaggiando anche ragazzi stranieri: 50 provenienti dalle varie realtà degli Stimmatini, 26 dalle missioni diocesane; in più si è aggregata una ventina di giovani disabili di Rovigo insieme ai rispettivi accompagnatori.

Prima del week-end, coloro che erano partiti qualche giorno fa si riuniranno con gli ultimi arrivati: il gruppo che sta macinando in bicicletta tutti i mille chilometri fra Italia e Polonia; quelli che percorreranno a piedi il tratto di 120 chilometri tra Czestochowa e Cracovia; e quelli che stanno già pagaiando in canoa nella regione dei Grandi Laghi. Rispettando il detto “veronesi tuti mati”, «abbiamo utilizzato tutte le modalità di viaggio: ci mancava solo la mongolfiera», conclude Damiano Conati. E arriveranno anche i diciassettenni dopo la brutta avventura a Monaco: un modo per dimenticare.

Lorenza Costantino

Suggerimenti