Una corsa contro il tempo per sistemare il campo, poi toccherà alla discussione su chi dovrà pagare tutto. Intanto la preoccupazione principale di Hellas e Chievo è quella di rimediare al danno clamoroso al tappeto verde. Che per metà è assolutamente da rifare, mentre sull’altra metà campo bisognerà aspettare ancora perché eventuali funghi e altri problemi possono sorgere in un momento successivo. Intanto c’è da trovare il macchinario adatto, visto che le aziende in grado di sistemare un campo come quello del Bentegodi sono solo due in tutto il mondo: il terreno infatti è un misto erba vera e sintetica, che ora dovrà essere ricucita ad hoc per tornare allo stato precedente al concerto.
Bisogna fare in fretta perché Coppa Italia e campionato incombono, però già ai primi di agosto potrebbe essere fatto il lavoro di sistemazione. Ma chi pagherà tutto? La cifra è vicina ai 300mila euro, e visto il continuo rimbalzo di responsabilità tra l’organizzatore Eventi ed il Comune, intanto dovranno farsene carico le due società di calcio. Che non solo non hanno beneficiato in alcun modo di proventi del concerto, ma ora devono far fronte ad un disagio enorme. I club ricordano come non sono stati considerati i loro pareri negativi dalla precedente amministrazione comunale quando ha concesso l’ok per il concerto, trovandosi ora a dover rimediare ad una situazione che rischia di compromettere l’inizio della nuova stagione. Che comunque dovrebbe partire con il campo sistemato, l’appuntamento è tra qualche giorno con l’azienda che dovrà ricucire il manto sintetico con l’erba vera.
Poi toccherà al conteggio dell’esborso finale, e soprattutto alla discussione su chi tra Eventi e Comune dovrà effettivamente pagare il nuovo manto del Bentegodi. L.M.