Il parco giochi alla Bassona è diventato ostaggio di adolescenti e giovani amanti della vita notturna. Le bottiglie di birra e vodka abbandonate sul tavolo in legno o in qualche angolo, insieme ai pacchetti di sigaretta a terra e, ciò che è più grave, ai colli di bottiglia rotti e ai frammenti di vetro, hanno dissuaso genitori e nonni dal portare i piccoli nell'area che sarebbe loro destinata.
I giochi restano quindi inutilizzati e vuoti, e il campo giochi comunale La Girandola, realizzato una ventina d'anni fa proprio dietro la chiesa, si è trasformato in una sorta di plateatico abusivo di ragazzini poco educati accompagnati da maggiorenni che sgommano sulle proprie auto.
«In giro se ne vedono di adolescenti anche di 13 o 14 anni che si rollano qualche spinello e fanno chiasso», dice la giovane Valentina mentre porta a spasso il cane. Se nel nuovo parco senza recinzione, inaugurato un paio di mesi fa di fronte alla farmacia, all'angolo con via Borsellino, qualche bicchiere di plastica a terra è tollerabile e la gente reclama se mai qualche panchina in più all'ombra, nel parco giochi a ridosso della chiesa regna il degrado.
Alle 21, come scritto sul cancelletto d'ingresso, l'area viene chiusa con i lucchetti, ma c'è poi chi scavalca la rete per trascorrerci la serata. «Gruppetti di ragazzi fanno confusione, specie nel fine settimana», dice una signora che vive poco distante. «Nel parcheggio i ragazzini sgommano e fanno gare con motorini e scooter, prima di bivaccare nel parco giochi dove, finita la bisboccia, abbandonano pezzi di vetro e sporcizia», le fa eco mamma Vittoria mentre spinge il passeggino con il piccolo a bordo. «Nessuno ci porta più i bambini, mentre ci si organizza per andare nel parco condominiale poco distante. Sarebbe privato ma ci si aggrega a qualche mamma che conosce chi ci abita, visto che è tenuto perfettamente e non ci sono pericoli».
Le cattive frequentazioni, a quanto pare, regnano da tempo. E tra chi abita intorno al parcheggio limitrofo al parco, che chiude il vicolo cieco, c'è chi parla addirittura di coprifuoco. «Ci vorrebbe qualche vigile che venisse a fare un giro», dice la signora Luigina. «Nel quartiere non vengono rispettati i limiti orari e si rischia continuamente di essere investiti».