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Assoldati dal Comune

Parchi, bastioni
e giardini, ecco
i vigilantes

Un vigilantes di Sicuritalia durante un sopralluogo ai bastioni
Un vigilantes di Sicuritalia durante un sopralluogo ai bastioni
Un vigilantes di Sicuritalia durante un sopralluogo ai bastioni
Un vigilantes di Sicuritalia durante un sopralluogo ai bastioni

Sono cinque le guardie giurate che dallo scorso mese hanno iniziato a girare per i parchi della città per garantire ai loro frequentatori, turisti e veronesi, maggiore sicurezza. I vigilantes di Sicuritalia presidiano le aree verdi sei ore al giorno, dalle 15 alle 21, tutta la settimana. Talvolta è capitato loro di allontanare senzatetto e sbandati dalle panchine. Altre volte sono dovuti intervenire perché alcuni ragazzi bevevano alcolici e disturbavano nell’area giochi destinata ai più piccoli. In altri casi, dopo aver notato loschi movimenti e scambi di droga e soldi, hanno contattato i carabinieri, che sono arrivati e hanno arrestato gli spacciatori.

La prima commissione, presieduta dalla consigliera Katia Forte, si è riunita ieri per discutere del servizio di sorveglianza nei parchi pubblici, in presenza del sindaco Flavio Tosi e del vicecomandante della polizia municipale Claudio Longega. «Non essendo possibile avere forze dell’ordine nei parchi, si è deciso di garantire maggiore sicurezza attraverso la presenza di guardie giurate», ha spiegato il sindaco. «A ciò si aggiunge la funzione di segnalazione di eventuali problematiche all’interno dei giardini, dalla panchina danneggiata al lampione non funzionante, ma gli obiettivi primari rimangono la sicurezza, la lotta al degrado e il controllo del territorio».

Un servizio che costerà all’anno oltre 200mila euro e di cui si occuperà Sicuritalia, la stessa società che già ha in carico gli edifici comunali, compreso Castelvecchio. «Il contratto, stipulato con Sicuritalia è scaduto lo scorso anno e attualmente è in fase di proroga», ha fatto sapere Tosi.

«Le nuove normative prevedono che il bando per la sorveglianza venga bandito da un Comune capoluogo per tutto il Veneto: siamo quindi in attesa che Vicenza proceda, per poi acquistare il servizio dall’azienda vincitrice». Tra i parchi interessati, ci sono i bastioni, da Raggio di Sole fino a Porta San Zeno, piazza Pradaval e piazza Bra, piazza Zagata in Borgo Santa Croce, parco San Giacomo, via Anti al parco di San Michele, in zona fondo Frugose, il giardino dell’Addolorata in piazza Cavalleri a Borgo Trieste e il giardino Cantori Veronesi di via Verdi.

«Quando riceviamo delle segnalazioni dalle guardie», ha sottolineato il vicecomandante Longega, «le giriamo agli enti di competenza affinché ripristinino la situazione originaria, oppure interveniamo direttamente con dei controlli». Critica la consigliera Pd Elisa La Paglia: «Di queste segnalazioni dovrebbero già occuparsi le realtà competenti, altrimenti si paga il servizio due volte», ha attaccato. «Il modo migliore per garantire sicurezza in un parco è renderlo più frequentato e ciò sarebbe possibile creando una pista ciclabile che percorra tutta la città».

Manuela Trevisani

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