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«Palazzo Barbieri
ha azzerato la vita dei quartieri»

«Il bilancio del Comune ha azzerato il lavoro delle Circoscrizioni»: è quanto sostengono i consiglieri comunali del Pd che ieri hanno fatto il punto sulle bocciature da parte di tutti gli otto parlamentini.

«La perdurante mancanza di scelte e l’assenza di una visione strategica, di cui tutto il centrodestra è responsabile, ha portato ad una situazione di grave depauperamento delle Circoscrizioni, rese inabili a rispondere ai bisogni dei cittadini, e a una grave trascuratezza dei quartieri», hanno dichiarato Luigi Ugoli, Fabio Segattini, Damiano Fermo, Stefano Vallani e vari consiglieri delle circoscrizioni.

«Come emerso durante il dibattito in Seconda Circoscrizione, in tutti i settori la dotazione e dunque l’influenza dei parlamentini è diventata irrilevante, figurarsi che in Sesta il presidente Spada ha proposto di restituire 5mila euro per le attività sportive perché ritiene più conveniente rivolgersi direttamente all’assessorato». In particolare i consiglieri del Pd puntano il dito sulla variazione di bilancio 66 del novembre scorso «che ha fatto tabula rasa di tutta una serie di opere che i quartieri attendevano da tempo, annunciate da mille promesse, che solo in parte sono state ora reinserite, molte delle quali sono però destinate ad essere stralciate in funzione dell’intervento (mai condiviso) approvato per l’ex Arsenale austriaco».

«In Quinta», proseguono i consiglieri, «è sparita la manutenzione/realizzazione del ponte su canale Milani su via Forte Tomba senza che l’assessore Paloschi abbia saputo fornire una qualsiasi spiegazione. In Sesta è desaparecido il piano di riordino viabilistico con molte rotatorie previste in via Bianchini, via Boccioni, via Turchi. In Ottava cancellati gli interventi sugli impianti sportivi a Montorio, Poiano e Quinto, le rotatorie su Sp6 e Via Montorio/Via Montelungo. Ridotte ovunque al lumicino le risorse per nuovi percorsi ciclabili e per le attività ne quartieri. In Quarta Circoscrizione un’intera ala del Centro culturale di Via Mantovana è ancora inagibile».

Un secondo elemento di rottura nel rapporto tra Comune e quartieri «è stato il Piano degli Interventi, imposto senza alcuna possibilità di mediazione politica, indorato da promesse di opere compensative che in molti casi non si sono mai viste». Insomma, un’amministrazione incapace di provvedere ai bisogni dei quartieri perché gestita da assessori non all’altezza del compito».

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