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Ordinanza con dubbi,
fontane ancora aperte

Insomma, le fontane le fermiamo o no? Secondo l’ordinanza regionale «è stabilita la chiusura delle fontane a getto continuo per uso ornamentale fino al 15 luglio», stabilendo che «in caso di mancato rispetto della disposizione si procederà all’esecuzione d’ufficio a spese dell’inadempiente», allo scopo di arginare l’emergenza idrica che, almeno fino a ieri, giorno in cui Verona è stata interessata da un’intensa perturbazione, minacciava la provincia scaligera.

In realtà anche ieri le fontane cittadine hanno continuato a funzionare senza interruzioni per la gioia di centinaia di turisti che in mattinata affollavano le vie del centro, ristorandosi alla fontanella di via Mazzini, quella davanti alla farmacia Due Campane, e godendosi la frescura di quelle della Bra, di piazza Erbe e piazza Cittadella.

La gestione delle fontane pubbliche spetta all’Amia, a cui ieri abbiamo girato la domanda, «si fermano o no?». La risposta è che servono chiarimenti, nel senso che l’ordinanza regionale suscita qualche dubbio. La questione sarebbe stata girata anche al Comune ed entro oggi si dovrebbero risolvere le perplessità, soprattutto per le fontane a ciclo continuo che, effettivamente, non sprecano acqua perchè quella che gira è sempre la stessa. Tutto questo mentre le condizioni meteorologiche sono ormai già cambiate, con una netta attenuazione della calura e forse anche dell’emergenza idrica. L’ordinanza regionale, comunque, potrebbe essere ripescata nei prossimi giorni se il caldo afoso dovesse tornare e si ripresentassero le stesse condizioni di criticità per i depositi d’acqua.

Amia e Acque Veronesi sono da tempo in stato d’allerta per la situazione d’emergenza venutasi a creare con la siccità dei giorni scorsi. In particolare Acque Veronesi ha realizzato diversi interventi in varie zone della provincia relativamente a pozzi, interconnessioni tra schemi idrici diversi e la riduzione delle perdite. Molti Comuni hanno emesso ordinanze per evitare gli sprechi d’acqua, come il divieto di innaffiare orti e giardini e di lavare le auto. E i temporali di ieri hanno già ristorato tanti appezzamenti domestici e qualche campo. Sarà sufficiente per evitare la chiusura delle fontane e il prevedibile strascico di polemiche come già sta accadendo a Roma per la ventilata chiusura dei «nasoni»?

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